Carabiniere tenta di salvare un anziano, poi si sente male: è grave

13 Feb 2018 15:49 - di Adriana De Conto

Tutti col fiato sospeso per Antonio Oliva, Un grande gesto di altruismo e capacità funestato da un malore. E’ in rianimazione, al policlinico Umberto I di Roma, il brigadiere dei carabinieri di San Cesareo che ha cercato in ogni modo di salvare la vita a un anziano di 70 anni in arresto cardiaco. Antonio Oliva, 54 anni, sposato e padre di due figli, da 20 anni in servizio alla stazione di San Cesareo era di pattuglia con una collega quando si è trovato ad intervenire in un bar di via Casilina dove il 70enne era caduto a terra colpito da malore.

Carabiniere operato al cuore

Il carabiniere aveva il curriculum giusto per farlo. Volontario della croce rossa italiana e dotato di attestato di Blsd per la rianimazione cardiopolmonare, Oliva non ci ha pensato due volte  ed ha praticato il massaggio cardiaco all’uomo cercando di far ripartire il battito, leggiamo nella ricostruzione del Messaggero. Purtroppo le cose sono precipitate. «Quando si è reso conto che per l’anziano non c’era più niente da fare, il brigadiere, probabilmente a causa dello sforzo prolungato, ha avuto un malore, cadendo a terra e sbattendo la testa». Sono arrivate tre ambulanze del 118. Le condizioni del brigadiere erano disperate: è stato attivato l’elisoccorso che, atterrato nel parcheggio del mercato di San Cesareo, ha stabilizzato sul posto  Oliva, poi trasportato d’urgenza al policlinico Umberto I di Roma dove è stato sottoposto alle cure. Nel pomeriggio si è resto necessario un intervento chirurgico al cuore.

Col fiato sospeso

Tutta la comunità di San Cesareo e tutta l’Arma dei Carabinieri è colpa fiato sospeso per la salute di Oliva, persona stimata che da oltre 20 anni rappresenta un punto di riferimento per tutti i cittadini. Un anno fa – ricorda il messaggero – il 1 febbraio 2017, insieme ad altri colleghi della stazione di San Cesareo e del Nucleo radiomobile, il carabiniere Oliava aveva ricevuto un encomio personale dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, per aver sventato una rapina ai danni di un deposito di slot machine del posto.

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