A Salvini piace Fabrizio De André, la sinistra lo insulta: «Razzista, come ti permetti?»

14 Feb 2018 17:16 - di Redazione

Matteo Salvini ama da sempre il grande Faber, ma siccome l’icona del cantante genovese appartiene alla sinistra, al leader della Lega non è consentito dichiarare il proprio apprezzamento per la fiction andata in onda sulla tv di Stato. «Grande, unico Fabrizio. Per una volta dico grazie alla Rai», è il messaggio pubblicato su Facebook per lodare il lavoro fatto su Fabrizio De André nel “Principe Libero”.

Apriti cielo, dai social il popolo della sinistra s’è scatenato, come se Salvini avesse commesso un reato di lesa maestà. «Ignorante e incoerente, l’intera sua opera è contro di te», «De André era dalla parte degli ultimi, degli emarginati e delle vittime di ingiustizia sociale», «Se Faber fosse vivo  le direbbe che lei è un misto di ignoranza e incoerenza». «Non sei minimamente degno di pronunciare quel nome, anche perchè sui valori contenuti nelle sue canzoni,come il rispetto per gli ultimi, la dignità incondizionata e il senso di appartenenza ad un genere e non ad una razza, tu ci sputi continuamente sopra». Ma in tanti difendono Salvini: «Ma tanti di voi cosa hanno nel cervello? Come se ad un comunista a cui piace Battiato dicessi la stessa cosa… Anche se Salvini è di destra non può piacergli de André? Come se la musica avesse un orientamento politico. Può avere (come quella del grande De André) dei contenuti politici, ma il fatto di piacere o no non può dipendere da quello….».

Commenti

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  • valerie 15 Febbraio 2018

    Intelletti bineuronali, peggiore parodia della parodia guzzantiana dei proghi, fanno tanto i non-binari e poi pensano secondo lo schema acceso-spento, non hanno altro a cui appigliarsi per ostentare uno straccio di identità che cantautori e magliette del Che, e sono
    in preda al terrore appena qualcosa soltanto sfiora i saldi pilastri della propria autopercezione buonista. Piccoli moccicosi, limitatevi a quello che sapete fare senza maschere: spaccare le vetrine e massacrare ragazzi in divisa, e non rompete coi vostri patetici piagnistei.