Viareggio, Trump e Kim di cartapesta al Carnevale più irriverente del mondo

24 Gen 2018 13:23 - di Redazione

Al Carnevale di Viareggio sfilano, in cartapesta, i leader del mondo: dal presidente americano Donald Trump al dittatore nordcoreano Kim Jong un, dal presidente russo Vladimir Putin al presidente cinese Xi Jinping, con la new entry del presidente francese Emmanuel Macron. Sono loro i protagonisti delle straordinarie opere di cartapesta degli artisti del Carnevale italiano più celebre, raffigurati con dissacrante ironia. E accanto ai leader mondiali, i carri in maschera non dimenticano certo i politici italiani, con le allegorie di Beppe Grillo, Matteo Renzi, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi tra gli altri. Il Carnevale di Viareggio 2018 sarà una grande festa di colori, musica e ironia per richiamare pubblico da tutto il mondo per svagarsi e allo stesso tempo riflettere su vizi e mali del nostro tempo, tra cui la lotta contro il fumo, le barriere architettoniche e le fake news. Nelle cinque sfilate, in programma dal 27 gennaio al 17 febbraio, sul lungomare di Viareggio, troverà spazio anche l’omaggio all’attore Paolo Villaggio, recentemente scomparso, ed ai Rolling Stones, insieme a un richiamo al cinquantenario del 1968. Specialisti dell’allegoria, i maghi della cartapesta di Viareggio rappresentano con ironia e satira i problemi del nostro tempo e i protagonisti del nostro mondo. Ci sarà, così, il dittatore nordcoreano Kim Joung sul carro di Fabrizio Galli ad esprimere la minaccia di una guerra nucleare e a rappresentare la crisi coreana. Ma anche gli altri potenti della Terra, Trump, Putin e Xi Jinping sono rappresentati in cartapesta su diverse costruzioni. Tra i leader mondiali spicca il debutto in cartapesta anche del presidente francese Macron. I corsi mascherati saranno anche occasione per riflettere sui grandi temi italiani come la lotta alla mafia sulla costruzione di Edoardo Ceragioli. Tra i gli spunti offerti dai carri anche la lotta contro il fumo e le barriere architettoniche e la drammatica ricorrenza dei cento anni dalla Prima Guerra Mondiale.

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