Tony Renis: «Adriano Celentano in America? Sarebbe diventato come Sinatra»

4 Gen 2018 15:46 - di Redazione

«Ho tentato più volte di portarlo in America, sarebbe diventato come Frank Sinatra, ma trovava sempre delle scuse. Per me ha commesso un sacrilegio, ma devo dire che non gli è andata male, no? E poi me lo lasci dire: a 80 anni Adriano è ancora un bravo ragazzo». Così, sul numero di Spy in edicola domani, Tony Renis festeggia gli 80 anni di Adriano Celentano, che si celebrano il 6 gennaio. «Ci siamo conosciuti a 6 anni all’oratorio San Lorenzo a Milano, dove ci sono le Colonne, giocavamo a calcio nella stessa squadra dove giocava anche Sandro Mazzola. Per me è come un fratello, quasi gemello. Ma lo sa che siamo stati i primi rocker in Italia? Andavamo all’ “ufficio collocamento spettacolo” tutti i giorni ad aspettare che qualche impresario ci ingaggiasse. E così facevamo il nostro numero su una panchina, avevamo studiato anche tip tap e cantavamo That’s amor».

Tony Renis: «Risi voleva fare un film sul nostro inizio»

E poi continua: «Dino Risi voleva fare un film sui nostri inizi, un film straordinario sui nostri sogni: sa che secondo me a Hollywood piacerebbe?». E rivela: «Ho chiamato Adriano il giorno di Natale per fargli gli auguri. “Sto lavorando”, mi ha risposto. Da oltre cinque anni sta lavorando ad Adrian, il film di animazione che andrà in onda su Canale 5. Gli ho detto: “Vai un paio di giorni a riposare ad Asiago”. Ma lui mi ha risposto: “Non posso, devo lavorare”, perché lui quando fa una cosa segue tutto dall’inizio alla fine, farebbe anche il fabbro se servisse».

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