Piero Fassino indagato per turbativa d’asta e falso in atto pubblico

8 Gen 2018 19:51 - di Redazione

L’inchiesta sul Salone del Libro fa tremare la giunta Chiamparino e l’ex segretario Ds, Piero Fassino. Un avviso di garanzia è stato notificato dalla procura di Torino a Fassino (relativamente a quando era sindaco di Torino) e all’attuale assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi.  «Sono assolutamente sereno – commenta Fassino in una nota ufficiale precisando di aver ricevuto nel  pomeriggio di oggi l’avviso – avendo sempre operato nell’interesse della Città di Torino».
L’assessore Parigi ha annunciato di essere stata raggiunta dal provvedimento in una nota in cui «esprime la propria fiducia nell’operato della magistratura, a cui offrirà la massima collaborazione». Secondo quanto si è appreso, Parigi è indagata per concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Il fascicolo, in procura, è aperto anche per turbativa d’asta, falso ideologico e falso in bilancio. Gli accertamenti riguardano l’affidamento dell’edizione 2015 del Salone del Libro e la predisposizione del bando di gara per l’edizione seguente.

Fassino indagato per l’attività da sindaco di Torino

Si tratta di uno dei tanti filoni dell’inchiesta sulla kermesse torinese, riguarda l’affidamento dell’organizzazione dell’edizione del 2015 e il bando di gara del 2016. La vicenda risale ad alcuni anni fa (presunto peculato dell’allora organizzatore Rolando Picchioni), ma ripercorre le assegnazioni delle successive edizioni e le relative gare. I magistrati torinesi indagano anche sul marchio del Salone, il cui valore, inserito a bilancio, è servito a coprire una parte del deficit e sulla nomina del presidente della DMO Piemonte Marketing Scarl.

 

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