“People for Planet”: un magazine per proteggere l’ambiente e azzoppare bufale

30 Gen 2018 16:18 - di Monica Pucci

Il museo della merda, il busto ortopedico stampato in 3d, l’airbag sulle moto, il progetto per affondare le piattaforme marine e farne parchi giochi per i pesci, la scoperta del generatore di germogli da salotto, fino alla proposta di multare chi va troppo veloce. A piedi. Se siete tipi alternativi e amate le notizie “sfiziose”, c’è un nuovo giornale che ne propone a bizzeffe, People For Planet, ma se in voi prevale la ricerca della verità col sopraccigiglio un po’ sollevato e lo snobismo culturale della sinistra saputella, lo stesso giornale fa al caso vostro, perché di roba seria sull’eco-tabloid neonato ce n’è tanta, soprattutto sui temi ambientali, sui quali spesso e volentieri marciano, a zizze sciolte, mandrie impazzite di bufale giornalistiche. Fake news, dunque, il nemico numero due, perché il numero uno sono gli insensibili, all’ambiente e alla verità, i fake men.

«Ci sono giornali che ti dicono che cosa è successo ieri. People For Planet ti racconta cosa succederà domani», è lo slogan del nuovo magazine on line presentato ieri a Napoli, in una sala del Castel dell’ovo,  dai coordinatori Jacopo Fo – attore, blogger, scrittore e figlio di Dario –  e Bruno Patierno, ricercatore e manager, alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “We are the people, rule the wordl, a force running in every boy adn girl“, era un verso di una canzone degli Empire of the Sun, un monito alle nuove generazioni che in qualche modo Fo e Patierno rilanciano con People for Planet, per farne strumento politico e informativo attraverso l’uso sapiente delle care e vecchie notizie. Nel segno di una cozza nera, il “Mitile ignoto” – totem e manifesto culturale del magazine – realizzato dallo scultore Berico e dedicato alla distruzione dell’habitat marino ad opera dell’uomo.

«Il monumento è la ragione per cui siamo qui a Napoli – spiega Fo introducendo il nuovo progetto editoriale – Abbiamo presentato tre proposte di legge evidenziate nel nostro Manifesto, affrontando i problemi più piccoli perché quelli grossi sono troppo difficili. Vogliamo che la nostra rivista, oltre ad informare in maniera corretta, faccia succedere le cose, gli eventi, vogliamo che li racconti prima che succedano I tre punti sono vere e proprte minipiattaforme politiche», aperta, a quanto pare, a tutti, non solo a sinistra: controllo preventivo dei contratti rivolti al pubblico, per evitare abusi, limitazione negli sprechi dei faramci, con l’adozione dei anche in Italia la farmaci sfusi; introduzione di filtri anti microfibre, per ridurre l’inquinamento. Temi che forse non sentirete mai in una tribuna politica da Bruno Vespa,ma sul sito di “People” sì, alla noia.

«Chiederemo ai politici di dichiarare, prima delle elezioni, che le sosterranno in Parlamento. Andremo da tutti i candidati a chiedere l’impegno per votare queste tre leggi giacenti in Parlamento da tempo. Inviteremo poi chi le sostiene a scrivere mail, telefonare, andare dai politici per chiedere di mantenere la parola data. Lanciamo la filosofia Shangai, invece che mirare a grandi problemi iniziamo dalle cose piccole che realisticamente in pochi mesi possiamo ottenere, poi miriamo alle più grandi», aggiunge Fo. «Ma ci occuperemo anche di arte, satira e solidarietà. Ci sono moltissime storie da raccontare in Italia, storie positive. Il magazine si occuperà di tirare fuori un po’ di speranza». Perché quando nasce un giornale, la speranza, in genere, è l’ultima a morire, come le cozze nel mare di Napoli.

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