Non solo Berlusconi: anche Trump continuamente ostacolato dai giudici

11 Gen 2018 14:52 - di Redazione

Donald Trump non intende rinunciare al progetto del muro al confine col Messico. “No, no, no”, ha ripetuto il presidente Usa a una giornalista che gli chiedeva se era disposto a firmare una riforma dell’immigrazione e del programma Daca per gli immigrati giunti negli Usa da minori, che non comprenda i finanziamenti per il muro. “Qualsiasi soluzione dovrà comprendere il muro, perché senza il muro non funzionerebbe”, ha detto Trump nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca con la premier norvegese Erna Solberg. La Casa Bianca poi definisce “vergognosa” la sentenza del giudice federale che ha bloccato la decisione di Donald Trump di mettere fine al programma, varato da Barack Obama, per impedire la deportazione dei giovani immigrati, i cosiddetti “Dreamer”. “Noi consideriamo questa decisione oltraggiosa, specialmente alla luce del successo della riunione bipartisan con membri di Camera e Senato lo stesso giorno alla Casa Bianca”, ha dichiarato la portavoce di Trump, Sarah Sanders. Il vertice alla Casa Bianca rientra nel tentativo di Trump di ottenere il sostegno, ed i fondi, per la costruzione del muro in cambio di una legge che contenga le protezioni ai giovani immigranti del Daca, il programma sospeso dalla sua amministrazione perché, come ha ribadito oggi Sanders, aggirava “in modo incostituzionale” il Congresso. “Come ho messo in chiaro, il nostro Paese ha bisogno di un Muro di sicurezza sul confine meridionale, che deve essere parte di ogni approvazione del Daca”, ha twittato Trump al termine dell’incontro. E poche ore prima che arrivasse la sentenza del giudice federale di San Francisco, William Alsup.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • giovanni vuolo 12 Gennaio 2018

    E’ la solita storia. Paese che vai…..La sinistra non cambia pelle anche nella democratica America. I sondaggi pilotati pre elezioni davano per spacciato Trump; fallita la manovra propagandistica, adesso tocca alla magistratura tentare di sovvertire il responso popolare, che non può essere accettato!!! Ed allora via al valzer delle pressioni e delle inchieste: si accusa la Russia di aver influenzato le elezioni ( anche se non mi risulta che Putin abbia inviato il KGB nelle cabine elettorali); e poi la levata di scudi dei soliti buonisti contro l’immigrazione incontrollata, a discapito della sicurezza della propria Nazione, (che pure ha dovuto piangere qualche vittima!!!): mi ricorda tanto quello che accade in qualche altro Paese……

  • ADRIANO AGOSTINI 12 Gennaio 2018

    I cosidetti “democratici” sono uguali in tutto il mondo: adoperano tutti la giustizia con lo stesso sistema bolscevico dei tempi di Stalin.