Napoli, svolta nelle indagini sulla baby gang che aggredì Gaetano: fermati in 9

31 Gen 2018 10:03 - di Martino Della Costa

La notizia era nell’aria, attesa da tempo, e finalmente poco fa è arrivata la conferma: è svolta nelle indagini sulla violenta aggressione ai danni di Gaetano, il minore picchiato da un gruppo di giovanissimi all’esterno della stazione della metropolitana di Chiaiano a Napoli lo scorso 12 gennaio. Gli agenti della Polizia di Stato dei Commissariati di Scampia e di Chiaiano, coordinati dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, stanno eseguendo 9 ordinanze cautelari, 8 in Comunità e uno per la permanenza in casa, nei confronti di altrettanti minori, gravemente indiziati del reato di lesioni gravissime.

Svolta nelle indagini: fermati i 9 aggressori di Gaetano

Come tutti ricorderanno, dopo aver subito la violenta aggressione all’esterno della stazione della metropolitana di Chiaiano, il 15enne Gaetano è stato trasportato all’ospedale San Giuliano di Giugliano (Napoli), dove poi è stato sottoposto a una delicata operazione per l’asportazione della milza. Come già anticipato, il caso di Gaetano ha scosso l’opinione pubblica insieme a quello di Arturo, 17enne accoltellato in via Foria, nel centro cittadino, poco prima di Natale. Non a caso, il 17 gennaio si è svolta una manifestazione molto partecipata contro la violenza e per manifestare solidarietà alle vittime dei raid delle baby gang. Il corteo, partito da Scampia e concluso proprio nei pressi della stazione di Chiaiano, ha visto la partecipazione di migliaia di giovani e di rappresentanti delle istituzioni. Perché Gaetano, Arturo, sono diventati – loro malgrado – i simboli di una adolescenza ferita, rinnegata, mortificata. Giovani aggrediti, colpiti a caso, vittime di una violenza giovanile slatentizzata ed eretta a modello di costume tra i ragazzi, seguaci del mito criminale alla Gomorra e aspiranti boss in erba. E tra i giovani per bene, tranquilli, e quella fascia di adolescenti inquieti e bramosi di dare libero sfogo agli istinti più ferini declinati e finalizzati ad uguagliare modelli emergenti di criminalità organizzata, un’opinione pubblica disorientata, scossa, angosciata oggi rassicurata – in parte – dalla svolta nelle indagini. Svolta accolta con favore dal plauso per la magistratura e le forze di polizia espresso, dal sindaco di Napoli, alle realtà municipali e amministrative varie, da tutti in queste ore. E non solo a Napoli, periferia e dintorni.

 

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