Migranti protestano a Lecco, tra loro c’è un assassino: «Accoglietemi o mi arrestano»

15 Gen 2018 16:32 - di Redazione

La vicenda raccontata dal quotidiano Il Giorno farebbe ridere se non fosse drammatica e inverosimile. Un immigrato africano, richiedente asilo, ospite di una comunità di profughi, protesta con tanti altri profughi perché non gli viene concessa la residenza in Italia, a Esino, in provincia di Lecco. Lui, però, è un omicida, ha una condanna sulle spalle e lo confessa tranquillamente: «Sono scappato in Italia dal Gambia perché ho ucciso una persona in un incidente d’auto, in Gambia mi avrebbero messo in prigione a vita e qualcuno avrebbe anche potuto uccidermi». Ecco perché vuole essere “accolto”…

Jiobe Aboubakar, richiedente asilo, ospitato all’ex albergo “La montanina” di Esino Lario, ha colto di sorpresa finanche il sindaco “accogliente” della cittadina lombarda, come racconta Il Giorno«Non sapevo nulla di questa cosa – spiega Pietro Pensa – assolutamente niente. È una cosa grave, ma il fatto è che non ci viene data alcuna informazione sulle persone che arrivano. Non sappiamo da dove vengono e perché sono qui, non abbiamo notizie, in compenso dovremmo dare loro la residenza come agli altri cittadini di cui sappiamo tutto. Peraltro la manifestazione di protesta, non autorizzata, per chiedere la residenza non è stata anticipata da alcuna richiesta formale, solo incontri interlocutori in cui abbiamo fatto presente il punto di vista del Comune».

Possibile che nessuno conosca la fedina penale dei profughi che arrivano in Italia e chiedono asilo politico o lo status di rifiugiati. L’autore di un omicidio scappa dalla guerra o dalla sua condanna? Domande che si sono posti anche esponenti della Lega. “Quanto riportato dal quotidiano “Il Giorno” è scandaloso e inaccettabile e conferma il rischio ed i pericoli che la Lega sta denunciando dall’inizio di questa ondata immigratoria. Un richiedente asilo che ha commesso un omicidio fugge dal Gambia sbarca in Italia e trova la libertà, oltre al mantenimento a 1100 euro a spese dei contribuenti, dichiarandosi richiedente asilo», hanno dichiarato Paolo Grimoldi e Flavio Nogara. Che fine farà adesso Jiobe Aboubakar? Sarà accolto o estradato?

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