Meloni lancia il patto anti-inciucio: «Grande manifestazione a febbraio»

12 Gen 2018 11:41 - di Redazione

Un patto con gli elettori del centrodestra. «Nella mia intervista al Quotidiano Nazionale ho parlato della proposta che ho fatto agli altri leader del centrodestra e che è stata accettata: far firmare a tutti i nostri candidati, nel corso di una grande manifestazione che si terrà i primi di febbraio, una dichiarazione in cui si impegnano a rispettare il vincolo con gli elettori che li hanno votati». Giorgia Meloni dal suo profilo Fb  ancia una grande manifestazione per le prossime settimane. «Un patto con gli italiani, anti-inciucio, per il quale non serve un notaio. Un vincolo che io sono sicura di rispettare, cosí come i miei parlamentari: Fratelli d’Italia infatti è l’unico partito in questa legislatura che non si è seduto a trattare con Renzi». Una dichiarazione di intenti limpida, lineare, che gli elettori stanno già apprezzando sui social. Ecco alcuni passi dell’intervista di Giorgia Meloni al QN:

Giorgia Meloni: «Sigleremo il patto davanti alle telecamere»

 «Sicuramente è un impegno morale» – sostiene la Meloni, rispondendo alle domande.  «Però non è una questione da risolvere con il notaio: è un fatto tra noi e gli italiani. Ciascuno si prende la responsabilità di assumere quell’impegno e, eventualmente, tradirlo. Ma di tradimento comunque si tratta: per questo l’impegno sarà preso davanti alle telecamere in una grande manifestazione ai primi di febbraio, quando cioè saranno chiuse le liste. A me interessa che tutte le persone che candidiamo guardino in faccia il popolo italiano e dicano: io solennemente dichiaro di prendermi questo impegno. Un vincolo che io sono sicura di rispettare, come i miei parlamentari. Fd’I è l’unico partito in questa legislatura che non si è seduto a trattare con Renzi».

Mettiamo che il centrodestra vinca ma non abbia la maggioranza per governare, le chiedono nell’intervista: “in base al patto, deciderete insieme se allearvi con qualcuno?” «Certo – risponde Giorgia Meloni –  Non è comunque questione di alleanze. Se non ci fosse la maggioranza si può ragionare con le singole persone non con i partiti per vedere se qualcuno può dare l’appoggio esterno e valutarti sui singoli provvedimenti».

Il modello dei cinquestelle è il modello della dittatura

Secca la risposta della Meloni quando le si fa notare che  anche i cinquestelle avevano parlato di un patto anti-trasformismo. «Io sul modello dei cinquestelle, che è il modello della dittatura, non scendo. A loro serve multare la gente perché cambiano idea continuamente e hanno bisogno di persone che si adeguano, per timore di perdere soldi. L’unica cosa seria che si può fare, e noi ci batteremo per farlo, in caso di vittoria, è l’introduzione del vincolo di mandato in Costituzione». Questa la proposta delineata dalla Meloni «Tu hai legittimamente la possibilità di cambiare casacca, cioè di scegliere di aderire a un altro partito ma in quel caso decadi e ti fai rivotare dal partito nuovo. Altra cosa concreta che si può fare è modificare i regolamenti parlamentari per impedire che si costituiscano gruppi che non nascono da partiti che si sono presentati alle elezioni».

Commenti

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  • Luciano Vignati 12 Gennaio 2018

    Spettabile Meloni, fa bene a non fidarsi di Berlusconi e pretende di sancire il patto davanti alle telecamere. Io sono ancora convinto che Berlusconi e Renzi siano due facce della stessa medaglia (stessa faccia, stessa razza)

  • annarita venturi 12 Gennaio 2018

    nn è meglio fare una manifestazione x risolvere i problemi reali come quello dei terremotatti,x il secondo inverno sotto la neve,nn assisititi da nessuno,chi ha avuto le casette da mare sta ancora peggio?chi se ne frega dell’inciucio,è la paura di nn fare parte del governo?