L’ultimo “regalo” del Pd agli italiani: le multe arriveranno sulla mail Pec

19 Gen 2018 19:04 - di Paolo Lami

Arriva l’ultimo “regalo” del Pd agli automobilisti e ai cittadini: per tagliare i tempi di notifica le multe stradali saranno inviate sulla mail certificata, la cosiddetta Pec, Posta Elettronica Certificata. Per chi non avrà la Pec – ma, ad oggi, sono obbligati ad avere la Pec tutti i professionisti e tutte le aziende – si utilizzerà l’indirizzo postale con l’aggravio delle relative spese di notifica. Secondo le statistiche dell’Agenzia per l’Italia Digitale, il numero di caselle Pec attive nel quinto bimestre 2017, settembre-ottobre, conteggiando professionisti e imprese, è di 8.852.174, mentre il Portale dell’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, avrebbe censito, al 19 gennaio 2018, 1.440.000 indirizzi Pec di professionisti relativi a oltre  1.735 Ordini e Collegi professionali e quasi 4.600.000 indirizzi Pec di società e imprese individuali.

Dunque quasi 9 milioni fra persone e società, ad oggi, possono ricevere la notifica delle multe.
Ma come funzionerà il meccanismo? Da febbraio le notifiche delle multe avverranno prioritariamente tramite la casella di Posta elettronica certificata. In caso di contestazione immediata della sanzione sarà lo stesso automobilista a fornire agli operatori l’indirizzo della sua casella Pec.
Negli altri casi, invece, l’indirizzo del proprietario del veicolo sarà individuato ricorrendo ai pubblici elenchi per notificazioni e comunicazioni elettroniche come il Portale Ini-Pec, appunto.

Per quanto riguarda i termini di pagamento e impugnazione legati alla notifica, la multa si intenderà spedita «nel momento in cui – chiarisce il decreto legge 69 del 2013 appena diventato operativo a seguito dell’emanazione da parte del Ministero dell’Interno del Ddecreto del 18 dicembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio – viene generata la ricevuta di accettazione» della Pec e si riterrà notificata «nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna completa del messaggio Pec».
Entrambi i messaggi vengono generati in automatico, indipendentemente, quindi, dal fatto che la mail sia stata vista o letta dall’interessato. Il che significa che la notifica è in tempo reale.
La comunicazione elettronica dovrà avere come oggetto la dicitura “Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada” e dovrà includere, in allegato, la copia del verbale, sottoscritta con firma digitale, e la relazione di notifica.

Nel caso di impossibilità di invio tramite Pec, per assenza di recapito digitale, per colpa del destinatario o se questa risultasse scaduta, l’amministrazione utilizzerà l’invio postale, quello adoperato sino a oggi, aggiungendone i relativi costi di notifica alla sanzione.

Commenti

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  • Gianni 23 Gennaio 2018

    Bastardi !!!!!!!

  • Giuseppe Forconi 21 Gennaio 2018

    Sicuramente c’e’ qualche persona che viene pagata con l’equivalente di un lingotto d’oro per tirare fuori delle leggi, vedi multe Pec via email. Dove ci vuole un’interprete per capire come funziona. Come la mettiamo con il povero pensionato settantenne che non ha ne computer ne telefonino? ahhh, gliela mandate via posta, naturalmente con l’aggravio del costo del francobollo vero? Bene , allora perche’ non continuate a mandarle via posta con l’aggiunta del costo francobollo? Ma fatemi il piacere, pensate a cose piu’ importanti.