La crociata del Viminale contro le fake news. Basta un pulsante rosso

19 Gen 2018 12:32 - di Redazione

È partita la crociata del Viminale contro le fake news, un fenomeno crescente che rischia di avvelenare la campagna elettorale. Da pochi giorni è attivo sul sito www.commissariatodips.it uno sportello online per segnalare le notize bufala e poter procedere alla smentita o alla rimozione. È l’ultima iniziativa del ministro Marco Minniti e del capo della polizia, Franco Gabrielli, per arginare il profluvio di notizie false (finte morti, ricostruzioni inventante, cronache immaginifiche) che, prive fonti attendibili, rischiano di diventare virali . Il meccanismo è facile: cliccando sul pulsante rosso che compare sulla homepage sotto la scritta “segnala on line Fake news” si possono denunciare le presunte falsità che inquinano la rete. Dopo aver indicato la propria mail si deve fornire l’indirizzo della pagina internet o del social network utilizzato per difondere la  bufala. Una sorta di scudo governativo contro le fake news, dopo le pressanti sollecitazioni di Matteo Renzi.

La crociata contro le fake news

«Nessun grande fratello», tiene a sottolineare il capo della polizia, ma una sorta di commissariato online al quale ogni singolo utente potrà rivolgersi». Una volta ricevuta, la segnalazione verrà presa in carico da un team di esperti che, in tempo reale e 24 ore su 24, effettuerà le verifiche del caso, attraverso l’impiego di software, per verificare  se si tratti di notizie «manifestamente infondate» e richiedere la rimozione ai provider. Una volta appurato che si tratta di un falso, sul sito del Commissariato online e sui canali social istituzionali verrà pubblicata una smentita che permetterà al cittadino anche di mettersi in contatto con i social per far eliminare la notizia infondata. «È uno strumento del tutto trasparente – ha chiarito il ministro Minniti  – e legittimo di servizio pubblico fornito ai cittadini, non c’è la minima intenzione di entrare nel dibattito politico  o di cercare di condizionarlo».

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