Italiano aggredito nella metro di Londra: “Torna nel tuo fottuto paese” (video)

18 Gen 2018 19:30 - di Redazione

Episodio di razzismo o, meglio di xenofobia, a Londra. Un italiano aggredito verbalmente da un cittadino britannico e il video che diventa rapidamente virale.  «Tornatene nel tuo fottuto Paese», «Vaff….lo», «Vai a farti fottere». Sono solo alcune delle frasi pronunciate da un uomo nei confronti del giovane.

Il giovane italiano ha mantenuto il sangue freddo

Nel video, i due sono seduti uno accanto all’altro. La provocazione dell’uomo è continua, la gente lo invita a stare zitto, a stare calmo, ma lui insiste con le sue frasi offensive: «Tornatene nella tua fottuta giungla», «Sei un c…o di straniero», «Questo è il mio Paese e io posso dire quello che mi pare». Nonostante il ragazzo mantenga la calma, a un certo punto nel video si vede il braccio di una persona che lo afferra, invitandolo a spostarsi da una’altra parte. Il fatto che lui si sia spostato però non serve a nulla, come a nulla serve il fatto che altri viaggiatori minaccino di tirargli un pugno. Lui continua.

Italiano aggredito: effetto Brexit?

Molti i commenti al video, pubblicato su Facebook, che ha avuto un milione e 700mila visualizzazioni. Tanta la solidarietà dimostrata nei confronti del giovane. Per molti l’uomo è solo un maleducato, un ignorante, che andrebbe perseguito per ciò che ha fatto. Ma c’è anche chi si vergogna del fatto che ci siano inglesi del genere. «Mi vergogno di essere inglese vedendo persone orribili e ignobili che si comportano così», si legge in un post. Secondo qualcun altro il clima nei confronti degli stranieri è cambiato e peggiorato con la Brexit.

L’azienda dei trasporti londinese indaga

“L’episodio si è verificato il 12 gennaio alle 16 e 15, all’altezza della fermata Blackfriars della metro londinese. A renderlo noto l’azienda dei trasporti londinese. Le autorità locali indagano sulla vicenda per identificare l’autore dell’aggressione.   

Commenti

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  • sergio 19 Gennaio 2018

    Episodi gravi ma chi ha vissuto all’estero (qualsiasi Paese) li conosce e li ha subiti in pubblico ed
    anche – purtroppo – sul lavoro e – peggio ancora – negli affetti, L’intolleranza è ovunque di casa, anche qui da noi. In un civilissimo Paese nordico in tram se la presero con mio cugino, occhi neri e capelli carbon lustro, io – capelli rossi – ero seduto accanto, ne uscii indenne.