Israele espelle i clandestini ma dà loro 3500 dollari: “In tre mesi tutti fuori”

2 Gen 2018 20:03 - di Redazione

I clandestini africani entrati illegalmente in Israele dovranno lasciare il Paese entro tre mesi o rischieranno l’arresto. A dare l’ultimatum, spiega il sito Ynet news, è l’autorità israeliana per l’Immigrazione, secondo la quale i migranti provenienti da Sudan ed Eritrea dovranno partire “per il loro Paese o un Paese terzo”, ovvero il Ruanda con il quale è stato stretto uno specifico accordo. In base all’intesa i migranti possono essere espulsi nel Paese africano anche senza il loro consenso. Chi partirà entro la fine di marzo otterrà un contributo di 3500 dollari e non dovrà pagare il biglietto aereo. Il provvedimento rientra nell’impegno a far partire da Israele circa 42mila migranti africani entrati illegalmente prima che fosse costruito un muro lungo il confine con l’Egitto. Secondo l’associazione Hotline for Migrant Workers l’espulsione mette in pericolo la vita dei migranti, molti dei quali hanno diritto allo status di rifugiati e non possono tornare nel paese d’origine per il rischio di persecuzioni. In Ruanda, denuncia Galia Sabar, professore di studi africani all’università di Tel Aviv, non vi è nessuna rete di accoglienza per i migranti espulsi da Israele.

Commenti

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  • Federico Covella 4 Gennaio 2018

    “Israele e’ una Nazione padrona del suo territorio” dice Sebatangelo e mi piace sentirlo dire, c`e’ ne fossero! pero’ il mondo politicamente corretto cerca in tutti i modi di sottrarglielo quel territorio, ma almeno ribelliamoci, anche se non e’ il nostro, solidarizziamo con chi lo difende lottando contro entita’ maiuscole e perverse.

  • RAFFAELE 3 Gennaio 2018

    PADRONI A CASA NOSTRA . . .

  • Severo Piazzi 3 Gennaio 2018

    Costerebbe qualcosina , però sempre meno che mantenerli qui.

  • davide cogliati 3 Gennaio 2018

    Ma e’ cosi’ difficile, quando un governo ha in mano saldamente il proprio paese fa’ cosi’, quando e’ in mano a forze esterne ed e’ complice o d’accordo sentimentalmente, diventa impossibile e ci sono mille pretesti e clausole.

  • bruno buono 3 Gennaio 2018

    Capito come si fa,!!!!!! diciamolo ai SINSTRI BUONISTI e ai RADICAL CHIC

  • alberto 3 Gennaio 2018

    Tutto ciò che i nostri media di regime ci dicono che non si può fare gli altri Stati Sovrani del Mondo lo fanno senza problemi. La mia sensazione è che il Mondo ci rida dietro, specialmente i Paesi Arabi che mentre diamo da mangiare ai loro poveri o peggio indesiderabili delinquenti comprano a man bassa aziende case e terreni a casa nostra, finanziano moschee e pian piano introducono un nuovo stile di vita basato sui dettami del Corano, in ciò aiutati da quanti inneggiano all’accoglienza senza se e senza ma e alla globalizzazione.

  • ADRIANO AGOSTINI 3 Gennaio 2018

    Lo dobbiamo fare pure noi: lo predico da anni. I 10 miliardi l’anno (si sono 10 MILIARDI, non ci facciamo infinocchiare da Padoan) per il mantenimento di mezzo milione di clandestini presenti in Italia, potremmo spendere non 3500 dollari ma fino a 5000 euro ciascun migrante. E sarebbe una “una tantum”. Gli anni successivi quei miliardi dovranno, in larga parte, essere dati ai nuovi nati (si potrebbe dare 10.000 euro per 1 milione di bimbi) e allora sì che in Italia si tornerebbe a fare figli senza dover importare nessuno. Ricordiamoci della eccezionale “Opera Maternità e Infanzia”, nonché le Colonie marine e montane di una volta…

    • MarioD6 4 Gennaio 2018

      Pienamente d’accordo. Fino a quando ne facciamo arrivare centinaia di migliaia all’anno, la situazione continuerà a peggiorare e saremo noi ad essere buttati fuori da casa nostra.

  • Cristina Bellotti 3 Gennaio 2018

    OK,allora vadano da un’altra parte,ma “ma fora d’i bal”!

  • Sabatangelo 2 Gennaio 2018

    Israele e’ una nazione padrona del suo territorio. Punto e basta.