Imprenditore denuncia Mps per usura: arriva il risarcimento (ma è troppo tardi)

13 Gen 2018 12:56 - di Franco Bianchini
mps

Alla fine, dopo quasi tre anni, arriva un finanziamento grazie al Fondo di solidarietà per le vittime di usura. È un mutuo a interessi zero da 22.654 euro che non serve a salvare un’azienda, ormai chiusa e in fallimento, ma rappresenta il ristoro del danno da interessi usurari applicati da una banca, Mps, e denunciati da un imprenditore che non si è voluto arrendere, il palermitano Giuseppe Schirru, titolare della Emyr Sanitaria, azienda che operava nel settore delle protesi ortopediche.

La “guerra” dell’imprenditore con Mps

La storia, raccontata dall’Adnkronos, ha inizio con la denuncia del 27 aprile 2015 con cui l’imprenditore chiama in causa l’istituto di credito. Ne scaturisce un procedimento penale a carico di 13 dirigenti Mps in cui emerge che, tra il 2001 e il 2009, l’interessato è stato gravato di un eccesso di interessi e competenze per circa 30mila euro con “intense ricadute economiche” fino ad oggi. Il danno usurario viene poi quantificato dal consulente tecnico in sede giudiziaria in 22.654 euro (la differenza tra il totale degli interessi corrisposti 174.507 euro e il totale degli interessi soglia, 151.653 euro). La banca, tra l’altro, era stata già condannata al pagamento di danni per 44.293,1 euro derivanti da illegittima segnalazione alla centrale rischi. Il 20 dicembre scorso il decreto firmato dal commissario straordinario Domenico Cuttaia concede il mutuo.

La somma non consente di far ripartire l’azienda

 Un successo, questo, che non consente però all’imprenditore di ripartire. «Con questa somma è impossibile rifare un’azienda, acquistare materie prime, macchinari e arredamento sarà impossibile», dice Schirru, che chiede «un gesto concreto» da parte di Mps: «Mi basterebbe un mutuo per poter fare un concordato con Agenzia delle Entrate e fornitori». La storia di Schirru è esemplare del circolo vizioso che spesso porta le imprese, soprattutto le piccole e medie, a fallire. Fino a marzo 2015 operava nel settore delle protesi ortopediche, offrendo servizi in convenzione con il sistema sanitario nazionale. Prima, come accertato anche da due sentenze di primo e secondo grado che condannano un funzionario del Distretto Sanitario di Misilmeri addetto all’Ufficio Protesi, ha subito una concussione durata oltre 16 anni. Poi si è aperto un calvario che è iniziato con le denunce e che è arrivato alla chiusura dell’impresa per i troppi debiti accumulati verso l’Erario e le banche.

Tutte quelle promesse non mantenute…

Per Schirru, gli ultimi sono stati anni vissuti in bilico tra le aspettative e la delusione. Ha ottenuto, nel luglio 2016 dalla Procura di Palermo, la sospensione dei termini, ovvero i benefici di tutela per le vittime di usura. Ma la lentezza delle procedure burocratiche non ha consentito all’imprenditore di tornare in possesso delle somme necessarie ad arrestare la spirale in cui si è avvitata la sua storia imprenditoriale. E, dopo una lunga trafila di carte bollate e promesse non mantenute, il 10 gennaio 2017 è stato formalizzato dal tribunale di Termini Imerese il fallimento della sua Emyr Sanitaria, a seguito della richiesta, legittima, di un creditore. Il giorno dopo, l’11 gennaio, è arrivata la revoca della proroga dei termini e l’Agente della Riscossione ha pertanto ripreso le attività esecutive. Poi, una nuova boccata d’ossigeno con la sospensione della liquidazione dell’attivo, depositata il 2 maggio 2017 dalla Corte di Appello di Palermo. E, subito dopo, una nuova conferma del fallimento, con sentenza depositata il 9 gennaio scorso. Ma è arrivato il mutuo per i danni subiti a causa degli interessi usurari. Una vittoria solo parziale ma significativo.

Commenti

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  • Mario Orlandi 13 Gennaio 2018

    Deve ricorrere, ha diritto al rimborso di TUTTI gli interessi e quindi €. 174.507, art.1815 cc.