Giallo a Macerata, trovate in un fosso 2 valigie con un cadavere di donna fatto a pezzi

31 Gen 2018 15:33 - di Redazione

Non è il primo caso di macabro ritrovamento di un cadavere fatto pezzi, rinchiuso in un bagaglio e poi abbandonato in una zona isolata e poco battuta. Stavolta, addirittura, il corpo della vittima, che deve ancora essere identificata, è stato smembrato e occultato in due valigie abbandonate nelle campagne di Pollenza (vicino Macerata) dove, in fondo a un fosso ai margini di una strada di campagna, sono state rinvenute le due borse con i resti umani: quelli, sembra, di una giovane donna.

Cadavere fatto a pezzi e rinchiuso in due valigie

E chissà per quanto ancora avrebbero potuto continuare a giacere in quel fosso dimenticato ai margini di percorsi poco trafficati, non lontano dal cancello di una villetta sita in Via dell’Industria, se non fosse stato per un passante occasionale che, notate le due valigie, e sospettando che potessero contenere il frutto il qualche illecito (limitandosi però a pensare a una refurtiva in denaro, a una qualche partita di droga, e non certo a un corpo martoriato e smembrato), ha chiamato le forze dell’ordine: e così i carabinieri, arrivati sul posto, non ha potuto far altro che constatare l’orrore che quel ritrovamento celava. A quel punto sono partite le investigazioni chiamate a far luce su quello scempio: la zona del macabro rinvenimento è stata immediatamente esaminata e inibita al traffico per tutta l’area interessata dalle ricerche che i militari stanno portando avanti, palmo dopo palmo, nella campagna circostante, anche se non si esclude che le due valigie possano essere state lanciate da un’auto in corsa di passaggio.

Cadavere in valigia: l’ultimo, macabro precedente

Solo nelle ultime settimane, in una valigia buttata tra le sterpaglie di un boschetto isolato nel Vercellese, neanche troppo nascosta, nelle vicinanze di una strada che costeggia i campi della zona che si estendono su una vasta area boschiva, esattamente al confine tra la provincia di Vercelli e quella di Biella, era stato rinvenuto un cadavere in avanzato stato di decomposizione, rinchiuso, rannicchiato. Gli accertamenti tecnici condotti sul corpo rinvenuto lo scorso 4 novembre hanno permesso di stabilire l’identità della vittima: una donna scomparsa dall’ottobre 2016, di cui si erano perse le tracce dal giorno della denuncia dei familiari.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *