Fratelli d’Italia, il 67% degli elettori è favorevole a politiche gay friendly

24 Gen 2018 15:05 - di Redazione

Destra omofoba? Tutt’altro. Si tratta di un luogo comune sfatato da una ricerca di Euromedia Research presentata a Montecitorio da Fabrizio Marrazzo (leader di Gaycenter) e da Alessandra Ghisleri. Intanto un dato significativo della ricerca riguarda il peso elettorale di una eventuale lista gay. Una simile lista otterrebbe il 6%, cioè più o meno la percentuale che i sondaggi assegnano alla formazione di sinistra radicale di Pietro Grasso.

Ma c’è di più. “Non è vero – ha affermato Marrazzo – che i partiti di centrodestra sono ostili ai gay”. Infatti nei partiti che formano la coalizione la percentuale di elettori favorevoli ad un’eventuale piattaforma gay friendly è vicino o superiore al 50%. In pratica, un elettore su due. Dato ancor più interessante quello relativo a Fratelli d’Italia: in questo partito il 67,7% degli elettori si dichiara favorevole ai diritti gay. Queste le percentuali degli altri partiti: 48,9% nella Lega, 76,2% nel Pd, 85,3% in Liberi e Uguali, 79,6% nel M5S.

Destra tutt’altro che omofoba, dunque, a dispetto di chi vorrebbe dipingere gli elettori di quei partiti come oscurantisti e retrogradi, ma con un’avvertenza: se i diritti non si discutono, il matrimonio gay non convince tutti. I favorevoli nel centrodestra infatti sono meno del 50%.

Commenti

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  • Francesco Ciccarelli 25 Gennaio 2018

    Faccio parte dell’altro 33 per cento. Gli omosessuali vogliono sovvertire la società e hanno pronte le accuse di “omofobia”, intolleranza ecc. Fanno propaganda sfacciata su tutti i media. Oggi rischiano di essere discriminate le persone normali!

    • valerie 25 Gennaio 2018

      Adesso sono anche pronti a sdoganare la pedofilia (terzo step del brainwashing omosessualista già dagli anni ’70, dopo matrimoni e adozioni, basti ricordare qua in Italia i libri di Mieli); vuoi che, con la solita ipocrisia dell’amore solo amore senza limiti e senza falsi moralismi, non diano gli oscar al film dal ‘maestro del cinema’ nostrano sulla coppia gay di cui uno diciassettenne (e poi seguiranno tutti gli altri film che seguiranno le tracce, e i dibattiti in tv sul giornale etc. etc)? Dopo dieci anni a fare prediche e processi per una prostituta diciassettenne la feccia buonista e massone scopre per l’ennesima volta le carte quando la rana è ormai già bollita e servita.