Francia, multe a chi fischia o fa apprezzamenti sessisti in strada: è polemica

29 Gen 2018 16:07 - di Giulia Melodia

Dopo Belgio e Portogallo, all’indice anche in Francia fischi e apprezzamenti fisici sessisti rivolti a una donna in strada: ai trasgressori, multe salate. E allora, banditi atteggiamenti da playboy da strapazzo o da dongiovanni di periferia, sguardi prolungati e complimenti allusivi, insomma, apprezzamenti dal non proprio vago retrogusto sessista saranno vietati e multati con sanzioni salate previste per i trasgressori. E dal fischio di “compiacimento” in strada, in puro stile macho, passando per i tentativi di approccio improvvisati al passaggio di una bella fanciulla, fino all’offesa sessista o omofoba sganciata come una bomba in un bar, o al volgare palpeggiamento inflitto sul bus, per non parlare delle molestie verbali, quando non addirittura fisiche sferrate in pubblico, sono tutti comportamenti in procinto di essere sanzionati. E a suon di salatissime punizioni economiche…

Francia, al bando fischi e apprezzamenti fisici pesanti

Proprio così: i cosiddetti “harcèlement de rue”, o “street harassement” che dir si voglia, non saranno più liberamente ammessi o tacitamente tollerati oltralpe, dove la classe dirigente sta studiando un pacchetto di provvedimenti e multe per punire eventuali trasgressori che, in caso di infrazione di regole civiche appena rispolverate e buona educazione sempreverde, saranno costretti a pagare una sanzione compresa tra i 90 e i 750 euro. Ad annunciarlo in queste ultime ore Marlène Schiappa, ministra francese alle Pari opportunità, che intervistata da France Inter, ha spiegato: «Al momento la questione dovrà essere esaminata con la ministra della Giustizia Nicole Belloubet e dell’Interno Gérard Collomb. Quando vengono “elevate” delle multe ci sono delle classi. E il gruppo di lavoro di cinque deputati che sta lavorando al progetto di legge sulle violenze sessuali si sta orientando verso un’ammenda di classe 4», ha chiarito la Schiappa articolando la proposta di legge, che prevede «al minimo» 90 euro da pagare immediatamente. Ma la sanzione, come anticipato, può «arrivare fino a 750 euro».

La norma inserita nel progetto di legge sulla violenza sessuale

Uomo avvisato, mezzo salvato. O sicuro multato? Chissà: per ora l’unica cosa certa è che il progetto di legge contro le violenze sessuali e sessiste, che dovrebbe contenere anche questa misura, sarà presentato il 7 marzo in Consiglio dei ministri. Questo prevede, oltre alle sanzioni per gli autori di molestie, anche la fissazione di un età minima di consenso a un atto sessuale. «L’idea è quella di arrivare ai 15 anni», spiega Marlène Schiappa, laddove la collega della Giustizia Belloubet aveva parlato lo scorso novembre di 13 anni. Ma questa, è evidente, è ancora un’altra storia…

Commenti

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  • barbara 3 Agosto 2018

    nonn me ne può fregar di meno..sono troppo sicura di me…