Berlusconi rilancia: “Ecco come si finanzierà la flat tax”

28 Gen 2018 11:30 - di Federica Argento

Ultime limature nel programma di governo del centrodestra. Berlusconi, leader di FI, mentre sta per scadere il termine ultimo per la presentazione delle liste ( è lunedì alle 21) è tutto concentrato su un punto qualificante, il progetto fiscale. Sui suoi profili social è tornato a rilanciare «il pacchetto di misure che, una volta al governo, approveremo prima dell’estate: introduzione della Flat Tax; reddito di dignità; aumento delle pensioni più basse a 1.000 euro per tutti, comprese le mamme casalinghe». Nell’intervista rilasciata al Sole24Ore Berlusconi annuncia anche che punta «alla riduzione del debito, portandolo al 100% del Pil in cinque anni. Il tutto attraverso la crescita, come è normale in un’economia sana, fiscalmente non oppressiva. Inoltre valuteremo un grande piano di privatizzazioni finalizzata alla riduzione del debito».

Berlusconi: “La flat tax non sarà un costo”

Poi il quotidiano economico lo “sfida” sul punto-chiave del programma, le famigerate “coperture” : “L’ aliquota del 23% proposta da Forza Italia per la flat tax sarà l’obiettivo o il punto di partenza? E come garantirete la copertura?”, è la domanda che leggiamo sul quotidiano. Berlusconi risponde una volta per tutte su una domanda fuorviante: “Voglio chiarire una cosa: a regime, la flat tax non sarà un costo e quindi non avrà bisogno di coperture. La storia economica lo dimostra; in altri paesi una forte riduzione delle aliquote ha portato in un quinquennio ad un forte aumento del gettito fiscale. È successo nell’America degli anni ’60, quando a tagliare le tasse furono Kennedy e Johnson, e poi di nuovo negli anni ’80 con Reagan. Perché in Italia non dovrebbe funzionare ciò che ha funzionato negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, ed anche – in forme diverse – ad Hong Kong, nella Federazione Russa, di recente in Irlanda?”, risponde Berlusconi.

“Naturalmente sappiamo che l’aumento del gettito non sarà immediato, e quindi per il primo o il secondo anno l’aliquota della flat tax sarà fissata ad un livello che consentirà di non aumentare il deficit, in base alle coperture più che adeguate che abbiamo previsto: lo sfoltimento della giungla di detrazioni ed esenzioni che accompagnerà l’introduzione del nuovo sistema fiscale e l’emersione del sommerso, favorita proprio dalla semplicità e dalla convenienza del nuovo sistema fiscale. La soglia del 23% è un livello di partenza: quando la flat tax darà i risultati che ci aspettiamo, favorendo la crescita del Pil, sarà possibile ridurre ulteriormente quest’aliquota”.

 

 

Commenti

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  • Federico Covella 29 Gennaio 2018

    Mr. Gallo va ascoltato dai politici, sopratutto quelli un po’ egoistucci, troppo sicuri e con scarse vedute del futuro. Solo se uniti a Berlusconi potranno far parte di un Governo ed un Governo che possa dirsi tale, in questo momento storico, ha bisogno di tutte le forze che compongono il Centro Destra. Bando all`italico schizzignosamento, per riprenderci la nostra Liberta’ e tacitare le sinistre forze del male!

  • Sabino Gallo 29 Gennaio 2018

    Bisogna fare molta attenzione a non modificare il programma proposto e deludere le attese degli elettori. Meglio promettere meno e fare di più quando si è al Governo! Inoltre è assolutamente necessario che i capi della coalizione non mostrino divergenze sulle parti più importanti del programma e che “tutti” moderino il proprio linguaggio. Anche se le idee sono buone è meglio introdurle con un linguaggio razionale e calmo che farlo con voce alta e sfidante. L’elettorato di CD , in particolare, è aumentato , ma una buona parte è ancora dubbioso sulla forza di coesione. Le delusioni degli italiani , nel corso degli anni, sono state tante . Solo ora gli italiani stanno riprendendo fiducia nelle forze più moderate. E’ del tutto inutile modificare il linguaggio. Negli ultimi giorni, dal mio piccolo e modesto osservatorio, ho notato una leggera diminuzione di fiducia. Bisogna riprendere subito tale fiducia. Non basta vincere con qualche punto di vantaggio . Ce ne vogliono di più per governare bene. Se non si fanno errori , il numero di elettori che si recheranno alle urne sarà molto alto. Negli ultimi giorni ha mostrato una leggera tendenza a diminuire. Matteo Renzi , molto criticato, ha fatto una cosa buona per presentare le sue liste. Ha eliminato alcuni politici che gli facevano più male che bene. E questo gli farà guadagnare qualche punto. Un’altra cosa si nota nel programma (generalmente ben accolto) del CD : la mancanza di proposte nel campo dell’ energia ed in campo vicino. “Qualcuno che vive in alto nel cielo” ne parla, ma per dire cose non commentabili. Perché nessuno tocca questo argomento nel CD ?
    E’ un argomento importante per lo sviluppo del Paese.