Bufala di Calenda su Alitalia. Air France smentisce: mai presentato offerte

13 Gen 2018 20:09 - di Paolo Lami

Davanti alle telecamere della trasmissione “Ottoemezzo”, nel corso di un’intervista televisiva, il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, aveva menzionato la presenza di Air France-Klm al fianco di EasyJet fra i pretendenti alla compagnia aerea Alitalia. Ma il gruppo Air France-Klm, che dapprima aveva preferito non commentare, ha, poi, decisamente e ufficialmente smentito di avere presentato un’offerta per l’acquisto di Alitalia.
In un comunicato, pubblicato dalla stampa francese, il gruppo «nega di aver presentato un’offerta per l’acquisizione di Alitalia». Il documento smentisce le affermazioni fatte, appunto, ieri da Calenda sui pretendenti di Alitalia.
Anche EasyJet e Air France hanno presentato un‘offerta per Alitalia, ma il governo aspetta di conoscere i dettagli delle proposte per arrivare in tempi rapidi alla cessione, aveva detto, in sostanza, Calenda registrando la trasmissione de La7.
Per Alitalia «noi abbiano tre offerte, lunedì incontro i commissari… Lufthansa, Cerberus (un fondo di investimento, ndr), EasyJet-Air France ancorché voglio vedere in che modalità», aveva spiegato il ministro. Ma, appunto, Air France ha fatto sapere che Calenda ha capito male e che la compagnia aerea d’oltralpe non intende essere della partita.

Non è la prima volta che Air France viene data per interessata alla compagnia aerea italiana e, poi, è costretta a smentire. Già il 5 settembre scorso il Ceo di Air France-Klm Jean-Marc Janaillac nel corso di un’intervista a Les Echos aveva detto, esplicitamente: «Non siamo candidati nel recupero di compagnie che sono in situazioni complicate di ristrutturazione» escludendo, altresì, per gli stessi motivi, ogni tipo di interessamento per Air Berlin, altra società di Etihad in difficoltà e per l’acquisto della quale, proprio a ridosso di Natale, l’Antitrust Ue aveva dato il via libera a Lufthansa a condizione, però, che la compagnia tedesca, leader del mercato europeo, non avesse «un’eccessiva posizione dominante sul mercato».

Nel frattempo, mentre si cercano di tirare le somme sulle offerte ricevute – dopodomani Calenda incontrerà i commissari straordinari che stanno gestendo la vendita – sull’a compagnia aerea italiana si addensano altre nubi. Le sempre più numerose contestazioni presentate all’Europa dai maggiori concorrenti di Alitalia, sul prestito ponte da 900 milioni di euro concesso dal governo italiano ala compagnia hanno indotto l’Antitrust europeo a indagare se, effettivamente, gli aiuti rispettino o meno le condizioni di mercato e non si qualifichino, piuttosto, come una violazione delle regole Ue sugli aiuti di Stato.

Commenti

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  • ADRIANO AGOSTINI 14 Gennaio 2018

    Ma perché questi politici non si informano prima di aprire bocca e dare fiato (mi ricorda Poletti)?