Vogliono fare un B&B, il governo gli manda i migranti: l’ira dei residenti

23 Dic 2017 12:58 - di Martino Della Costa
migranti referendum

Un imprenditore del nord acquista una struttura da adibire a B&B, il governo gli manda i migranti nel centro d’accoglienza vicino, nella stessa via: l’ira dei residenti per le rivendicazioni di diritti e bisogno negati dalla politica dell’ospitalità coatta. E pensare che, quando la notizia che quella struttura sarebbe stata destinata a un centro d’accoglienza che, già a partire dall’inizio dell’anno nuovo avrebbe ospitato almeno una ventina di migranti, la popolazione locale e il proprietario di un immobile sito proprio in quella zona si sono mobilitati pure subito: hanno sondato il terreno, vagliato umori e malumori, raccolto firme e pensato a soluzioni alternative. Oggi però, dopo tanta operosa ricerca di una soluzione, la resa finale, non esente da rabbia e recriminazioni: «Non farò mai il mio bed&breakfast a fianco di un centro di accoglienza», ha dichiarato tra lo sconforto e la rabbia il nuovo proprietario di un immobile in via delle Piane a Capriglia, frazione collinare del comune di Pietrasanta (Lucca), proprio accanto alla struttura presa in affitto da Le Macine dove all’inizio dell’anno dovrebbero essere ospitati i migranti, e che ha trovato la ferma opposizione dei cittadini che hanno raccolto oltre 300 firme, consegnate al commissario prefettizio.

B&B, il governo gli manda i migranti vicino

Il fatto è stato reso noto dall’ex sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, vice coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana. A sostegno del comitato e dei cittadini, infatti, si è schierata l’amministrazione comunale uscente, pronta ad organizzare una manifestazione e presidi in caso di arrivo dei migranti. «Un progetto, quello turistico e ricettivo, che rischia ora di naufragare e di diventare un’opportunità inespressa, anche dal punto di vista occupazionale, per la frazione collinare», si legge in un comunicato che denuncia come l’iniziativa pro-accoglienza può minare serie opportunità occupazionali e di guadagno per la gente del posto. È stato lo stesso proprietario, imprenditore del Nord che nel frattempo ha scritto anche al prefetto di Lucca ed incontrato alcuni cittadini del comitato, a mettersi in contatto con Massimo Mallegni il quale, in prima linea in questa battaglia per i diritti civili anche di chi è chiamato ad ospitare, e non solo di chi viene doverosamente accolto, ha ribadito in queste ore: «Mi metto nelle condizioni del proprietario che ha acquistato l’immobile con la finalità di adibirlo ad attività ricettivo-turistica. È molto preoccupato e molto perplesso -– ha aggiunto Mallegni – perché si è trovato di fronte ad una situazione senza precedenti». Non solo: «Mi metto nelle condizioni dei cittadini di fronte alla prospettiva di convivere con venti clandestini in una frazione dove vivono 200 anime e dove sono scollegati dal mondo – ha anche opportunamente spiegato Mallegni –, e mi metto anche nelle condizioni delle famiglie residenti che si vedono sorpassare dal clandestini in servizi, sostegno ed assistenza quando faticano ad arrivare alla fine del mese e basta un imprevisto per far saltare il precario equilibrio. Gli italiani, di questo passo, diventeranno gli extracomunitari». Gli investitori vorrebbero recuperare la struttura acquistata entro la prossima estate ed iniziare l’attività turistica. «La prefettura deve desistere di fronte a questo scellerato progetto di accoglienza», ha chiarito infatti Mallegni aggiungendo come e perché «a Pietrasanta non vogliamo migranti economici. Il nostro consiglio comunale è stato chiaro e ha messo dei punti fermi che ho più volte ribadito. Prima i residenti, italiani e stranieri, e poi eventualmente i migranti che abbiano però ottenuto il bollino di rifugiato politico».

Occorre provvedere ai bisogni degli italiani in difficoltà

«Tra il nostro comune, Forte dei Marmi e Seravezza ci sono 140 famiglie che sopravvivono grazie ai pacchi alimentari della nostra Azzurra Onlus: il 98% sono italiani – spiega Mallegni – Padri separati che con uno stipendio non riescono nemmeno a comprarsi quanto gli occorre, famiglie dove c’è un solo stipendio e figli, pensionati che percepiscono meno di 500 euro al mese. Di fronte a questo quadro di povertà il nostro Governo ha ben pensato di dare priorità ai migranti e all’accoglienza e di rispondere alla povertà con il reddito di inclusione che lascerà fuori molti italiani per favorire, ancora una volta, gli stranieri». Per questo e molto altro, allora, «le preoccupazione dei nuovi proprietari dell’immobile sono lecite – ha ribadito l’esponente azzurro –. Se vogliamo affondare le città e le frazioni collinari e le sue periferie, che già sono piene di problematiche, il nostro Governo è sulla strada giusta. Sta vanificando anni di lavoro e di investimenti in termini di promozione, valorizzazione e cultura della nostra città che sono frutto del sacrificio di tutti. Se tu mi piazzi 20 migranti a fianco di un B&B non arriveranno mai turisti e non si attiveranno mai le leve dello sviluppo, del rilancio e del lavoro. È un’equazione elementare che sfugge ai ben pensanti del nostro governo di centro sinistra».

 

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