Ubriaco, travolse e uccise un 60enne a Lecce: nuovi elementi contro lo straniero

20 Dic 2017 16:54 - di Liliana Giobbi

Si aggrava la posizione di Marin Traykov, il 35enne di origini bulgare arrestato dalla Polizia a Lecce per omicidio stradale. E’ accusato di aver provocato, alla guida della sua Bmw e in stato di ebbrezza alcolica, l’incidente in cui l’11 dicembre scorso ha perso la vita il 60enne Albino Saracino, e in cui è rimasto gravemente ferito il figlio della vittima, Davide. Dalle indagini della Sezione di Polizia Stradale, oltre alla positività per abuso di alcool, è emerso che non aveva alcun titolo a guidare il veicolo con il quale ha causato la tragedia non avendo mai conseguito la patente di guida nel territorio nazionale.

Nuovi guai per Marin Traykov

Difatti, il documento di guida Provisional Driving Licence (licenza provvisoria di guida) esibita dall’uomo, è stato rilasciato dall’autorità britannica, come prodromico all’apprendimento alla guida su territorio  britannico, e non conferisce alcun diritto di guidare al di fuori del Regno Unito. Il documento in oggetto, quindi, non corrisponde in alcun modo ad una licenza internazionale o comunque valida al di fuori del Regno Unito. Altro elemento non di secondaria importanza, è quello emerso dai rilievi tecnici effettuati sulla Bmw 530 D, alla cui guida si trovava Traykov. Sul veicolo è stata rilevata l’abrasione della matricola impressa sull’organo motore, operazione questa tesa ad ostacolarne la reale identificazione e, di conseguenza, la provenienza dello stesso, presumibilmente delittuosa. Per questo motivo l’auto è stata sequestrata poiché si ritiene Traykov responsabile del delitto di riciclaggio.

Commercio di veicoli usati

Per quel che riguarda, infine, la presenza del cittadino bulgaro in Italia si è accertato che risultava esercitare l’attività del commercio di veicoli usati utilizzando, quale base operativa per il deposito dei veicoli da commercializzare, un box di pertinenza dell’appartamento a Calimera in cui risulta coabitare con la sorella. Spesso veniva utilizzato per parcheggiare le vetture direttamente lungo la strada adiacente il condominio in questione. Attività, questa, che esercitava senza essere in possesso di alcuna autorizzazione, motivo per il quale il cittadino bulgaro è stato sanzionato amministrativamente. Le vittime, padre e figlio, viaggiavano su un motorino.

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