Tasse, il 2018 comincia nel peggiore dei modi: ecco cosa dobbiamo pagare

23 Dic 2017 11:58 - di Guglielmo Federici

L’anno che sta per concludersi non è stato uno scherzo tra tasse e balzelli. Ma – a 2018 non ancora arrivato – è già tempo di riempire moduli e prepararsi ad aprire i portafogli, prendendo confidenza con le prossime tasse. Meglio fare  un promemoria. L’Agenzia delle Entrate non ha perso tempo e ha infatti pubblicato sul proprio sito le bozze iniziali della Certificazione Unica, del 730 e della dichiarazione Iva per il prossimo anno.

Queste versioni, messe a disposizione per essere testate, contengono sostanziali modifiche rispetto a quelle degli anni precedenti, come ricorda ‘Fiscooggi’, portale dell’Agenzia. “I modelli – si legge – recepiscono le modifiche normative che riguardano l’anno d’imposta 2017. In particolare, i primi due aprono alla cedolare secca prevista per le locazioni brevi e ai premi di risultato e welfare aziendale, mentre l’ultimo fa spazio alle recenti novità in materia di Iva di gruppo e split payment”.

 C. U. – Certificazione unica 2018. Il nuovo regime fiscale delle locazioni brevi ha stabilito che “i soggetti residenti in Italia che esercitano attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che gestiscono portali telematici, qualora incassino i canoni o i corrispettivi connessi a questi tipi di contratti o qualora intervengano nel pagamento di dette somme, operano, in qualità di sostituti d’imposta, una ritenuta del 21% sull’ammontare dei canoni e corrispettivi all’atto del pagamento al beneficiario e – ricorda il portale – provvedono al relativo versamento e al rilascio della certificazione”.

730 – Dichiarazione 730/2018 . Lavoratori dipendenti e pensionati in possesso di determinati redditi possono presentare il 730. Con questo modello il contribuente non deve eseguire calcoli; ottiene il rimborso dell’imposta in busta paga da luglio o nella pensione (da agosto o settembre); se deve versare somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione (a partire da luglio) o dalla pensione (agosto o settembre) in busta paga. Il 730 precompilato è predisposto a partire dal 15 aprile.

IVA – Dichiarazione Iva annuale 2018. Infine, ricorda ancora il portale, “dal 2018 non sarà più possibile comunicare l’opzione per la liquidazione dell’Iva di gruppo inviando l’apposito modello Iva 26”. Insomma, cambiamenti e nuove opzioni per le quali l’Agenzia permette, attraverso la pubblicazione di queste prime bozze (presenti e scaricabili dal sito), di prendere confidenza con i cambiamenti previsti per i tributi del 2018.

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