Netanyahu: Ue ipocrita, perché non condanna i lanci di razzi sui civili?

10 Dic 2017 17:54 - di Redazione

La risposta dell’Europa al riconoscimento di Gerusalemme capitale d’Israele, da parte del presidente americano Donald Trump, è stata ipocrita e giocata sul “doppiopesismo”. E’ quanto affermato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Mentre io rispetto l’Europa – ha detto in tarda serata ieri a bordo del volo che lo porterà in una due giorni a Parigi e a Bruxelles – non sono disposto ad accettare il gioco dei due pesi e due misure”, ha ammonito riferendo di aver sentito dall’Europa tante reazioni di condanna alla decisione americana ma “nessuna rispetto ai razzi sparato contro Israele o al terribile incitamento alla violenza contro di noi”. “Non sono disposto ad accettare questa ipocrisia, e come al solito in questo importante forum, presenterò la verità di Israele senza timore e a testa alta”, ha concluso il premier israeliano che oggi ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, prima di volare a Bruxelles per il vertice europeo dei ministri degli Esteri. Il presidente francese Emmanuel Macron è il primo capo di stato a ricevere Netanyahu dopo la decisione unilaterale del presidente americano Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e di trasferirvi la sede dell’ambasciata americana da Tel Aviv. Emmanuel Macron ha spiegato al premier Benjamin Netanyahu, nel loro incontro di oggi all’Eliseo, la “sua disapprovazione delle recenti dichiarazioni di Donald Trump che, secondo la Francia, sono contrarie al diritto internazionale e minacciano la pace”. “L’unica soluzione conforme al diritto internazionale è quella di consentire l’istituzione di due Stati che vivono fianco a fianco in pace e questo può essere ottenuto con un negoziato”, ha aggiunto Macron, nella dichiarazione congiunta con Netanyahu, al termine del loro incontro. Pronta la replica del premier: “Gerusalemme è la capitale di Israele, proprio come Parigi è la capitale della Francia”, ha affermato Netanyahu, dopo aver incontrato il presidente francese, sottolineando che ogni tentativo di pace “deve essere basato sulla verità” per potere avere una possibilità di successo, e che la verità è questa. “Gerusalemme è sempre stata la nostra capitale, prima si accetterà questa realtà, prima si arriverà alla pace”, ha aggiunto sottolineando che a Gerusalemme si trovano la Knesset, il governo, la Corte suprema di Israele. L’incontro era in programma di diverse settimane, ma la visita ora assume tutt’altro contorno, dopo le reazioni violente del mondo arabo e musulmano, scatenate dalla decisione di Trump. Si tratta della seconda visita in Francia del premier israeliano, che era stato invitato lo scorso luglio a Parigi, in occasione del 75esimo anniversario della “rafle du Vel d’Hiv”, ovvero il rastrellamento del Velodromo d’inverno.

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