“Mussolini uomo dell’anno”, il titolo del Tempo scatena gli antifascisti doc

30 Dic 2017 16:20 - di Federica Argento

Mussolini uomo dell’anno. Il titolo del quotidiano “il Tempo” a un editoriale  di Marcello Veneziani, fa venire il “coccolone” alla sinistra schierata a guardia dell’ortodossia antifascista, come la legge Fiano prescrive. Per il quotidiano romano diretto da Gian Marco Chiocci c’è chi invoca la gogna, chi una multa da parte dell’Ordine dei giornalisti, chi, nella fila del Pd, parla di titolo-choc, di vergogna inaccettabile; c’è chi si stupisce: “‘Il Tempo’ celebra la figura di Benito Mussolini e addirittura incolpa il Pd e altri partiti di tirare in ballo la figura del Duce perché a corto di idee”, afferma scandalizzata la dem Marietta Tidei. Eppure è proprio così: tra monumenti da abbattere, leggi contro l’apologia di fascismo, vie a cui cambiare nome, cripte di famiglia profanate, spiagge demonizzate che registrano il tutto esaurito, cittadinanze onorarie al Duce ritirate: chi ha portato in auge il nome di Benito Mussolini  durante tutto questo anno se non il Pd, l’ultrasinistra e i professionisti dell’antifascismo?

“Ha 134 anni, ed è morto da 72 anni. Sono scaduti perfino i diritti d’autore. Se non lo avete ancora capito, e sarebbe preoccupante per voi, sto parlando del cav. Benito Mussolini, in arte duce, inventore della malattia più grave e più attuale dell’anno, il fascismo. Per fronteggiare il Pelatone e il suo virus letale – spiega ironico Veneziani -, tutto il 2017 è stato dedicato alla sua profilassi, e guai a chi non si vaccina con l’antidux”. Come previsto, la prima pagina del quotidiano romano sta suscitando polemiche scomposte che dimostrano – come argomenta l’articolo- che Mussolini sia vivo e vegeto nella memoria collettiva nel bene e nel male. Più uomo dell’anno di lui… Chi invoca le scuse del giornale e punizioni professionali esemplari farebbe bene invece ad interrogarsi sui fenomeni di lungo corso e sul perché a forza di evocare fantasmi, questi poi si matrializzano.

Commenti

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  • Vier 3 Marzo 2018

    Se avessero proposte giuste per la gente, quindi argomenti veri, non avrebbero bisogno di blaterare di presunto antifascismo. È più facile aizzare, ma è obbligatorio quando non sei capace di fare altro.

  • Fyore 2 Gennaio 2018

    Viva il duce, uomo che amava l’Italia e gli italiani

  • giampiero Mugelli 1 Gennaio 2018

    Sbagliato: non uomo dell’anno, Ma! uomo del diciannovesimo secolo

  • Giovanni 31 Dicembre 2017

    Onore al grande duce. La paura fa 90 agli antifascisti. Stanno incominciando a capire che sono meno del nulla, ZERO ASSOLUTO. Ancora mi meraviglio come ci possa essere tanta gente (io li definisco ignoranticon i paraocchi) che continua a votarli questi maledetti

  • GENNARO TERMINE 31 Dicembre 2017

    CONFERMO LA MIA GRANDE AMMIRAZIONE PER MUSSOLINI E CHE CREPINO E VADANO ALL’INFERNO TUTTI I SUOI IDIOTI DETRATTORI !!!!!
    MI DOMANDO : MA, DAI REGGITORI DI SANTA ROMANA CHIESA NON ERA STATO DEFINITO ” L’UOMO DELLA PROVVIDENZA” ?

  • Umberto Franzese 31 Dicembre 2017

    Chi di spada ferisce di spada perisce.

  • Umberto Franzese 31 Dicembre 2017

    Chi di spada ferisce…

  • giorgio 31 Dicembre 2017

    Dato che questi sinistroidi non hanno più argomenti, ora provano a rispolverare l’antifascismo. Sono proprio ridotti male, grazie a Dio!

  • GIOVANNI TAGLIAFERRI 31 Dicembre 2017

    non è l’uomo dell’anno, è l’uomo del SECOLO!

  • Saverio Musone 31 Dicembre 2017

    Titolo geniale. Ottimo!

  • boldi enrico 31 Dicembre 2017

    sono d’accordo

  • Gabriele 31 Dicembre 2017

    Perfettamente in sintonia con l’editoriale di Marcello Veneziani e con l’articolo di Federica Argento! Tutti i partiti, movimenti politici, anpi e liste civiche della sinistra si trovano d’accordo solamente quando chi non è dei loro viene bollato come fascista, ora in molti Comuni italiani, per essere un cittadino modello dobbiamo avere un certificato di ANTIFASCISTA! “Quindi comunista”
    Mi domando; Io che sono un convinto ANTICOMUNISTA, che certificato devo richiedere!!!
    Domani inizia il “2018” auspico che con il nuovo anno non si parli più di fascisti e comunisti, altresì scegliere le persone che sul certificato abbiano scritto con lettera maiuscola, Competenza, Serietà, Onestà, Tempo e Amore per donare all’ITALIA e agli ITALIANI!!

  • Sergio Temelini 31 Dicembre 2017

    Analisi giornalistica perfetta, sotto tutti i punti di vista!
    Complimenti per l’obiettività ed …. il coraggio!

  • Aldo Barbaro 31 Dicembre 2017

    Si parla e si parlerà di Mussolini finché non ci sarà un politico in grado almeno di eguagliarlo per onesta ed attaccamento al Paese Italia .E’ innegabile che Mussolini abbia commesso degli errori come quello di farsi turlupinare da Churchill che all’ultimo momento lo ha abbandonato costringendolo ad allearsi con Hitler ma è altrettanto vero che ha inculcato nel popolo il sentimento Italia che oggi purtroppo nelle giovani generazioni non si ritrova più.

  • Luciano Alderighi 31 Dicembre 2017

    ONORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Sabatangelo 31 Dicembre 2017

    E’ proprio vero, se vuoi tenere in vita il ricordo di qualcuno, parlane spesso, nel bene e nel male !!!!

  • Enrico Nerozzi 30 Dicembre 2017

    I personaggi attuali sono talmente una nullita’ che il Duce emerge con prepotenza un saluto

  • Rocco MASTROCOLA 30 Dicembre 2017

    PRIMA domanda – Chi ha portato in auge il nome di Benito Mussolini durante tutto questo anno se non il Pd, l’ultrasinistra e i professionisti dell’antifascismo?
    SECONDA domanda – per questioni di età, non ero presente ma forse Veneziani potrebbe offrire un accurato conteggio – Ci sono stati più morti causati dalle Brigate Rosse oppure quelli causati dal fascismo – con olio di ricino e vacanze a Ventotene? Gli assassini di Matteotti sono sati giudicati a Chieti, la mia provincia di nascita e la signora Titta Matteotti è stata difesa dall’ Avv Galliano Magno, Sindaco di Orsogna. La penna stilografica di Matteotti è ancora conservata a Pecara.
    TERZA domanda – la sinistra schierata a guardia dell’ortodossia antifascista, come la legge Fiano prescrive, secondo un nuovo articolo del C.P., sa che il VIGENTE CODICE PENALE è ancora il Regio Decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, Decretato da Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e volontà della Nazione RE d’ITALIA, con firma di Mussolini – Rocco