La Mazzamauro picchiata sul set di Fausto Brizzi: «Zitta per paura»

17 Dic 2017 13:14 - di Ginevra Sorrentino

Molestie no, ma botte si, sul set di Fausto Brizzi: Anna Mazzamauro, la leggendaria signorina Silvani di cui è perdutamente innamorato e non ricambiato il ragionier Fantozzi, non si accoda alla lunga lista di aspiranti attrici e dive affermate che nel corso delle ultime turbolenti settimane hanno denunciato molestie durante i provini sospetti di casa nostra o dietro le quinte di inquietanti scenari hollywoodiani. No, lei non è stata molestata dal regista accusato da molte giovani donne di aver allungato le mani e di aver abusato di paura, imbarazzo e timidezza: ma di essere stata brutalmente aggredita e picchiata, tanto da riportare danni permanenti all’orecchio, Anna Mazzamauro lo fa sapere ora, che l’ultimo episodio della saga “cinepanettoniera” di Poveri ma ricchi diretta da Brizzi è appena arrivato in sale pronto a far man bassa del botteghino.

La Mazzamauro picchiata sul set di Fausto Brizzi

Facciamo davvero fatica a leggere e apprendere dall’edizione online del Messaggero di quest’ultima deriva raggiunta dal nostro mondo del cinema, martoriato da accuse e veleni,drammatiche  testimonianze e sospetti al vetriolo, eppure l’attrice che da una vita si districa tra set e ribalta, racconta al quotidiano capitolino: «Poco più di un anno fa. Ero sul set di Poveri ma Ricchi. Stavamo girando e io sarei dovuta entrare in scena mentre gli altri erano tutti insieme ad esultare. Chiesi a Brizzi quale sarebbe stato il mio momento. Mi rispose che, stando dietro la porta l’avrei capito da sola. Così tranquillamente mi misi ad aspettare». Quindi, l’entrata in scena e quella battuta che, sovrapponendosi a quella di un altro attore, avrebbe scatenato la reazione improvvisa e decisamente eccessiva. «Senza dire nulla mi ha strattonata e picchiata sull’orecchio. Mi è stato lacerato il menisco dell’orecchio e da allora quando sono in casa e non devo recitare sono costretta a portare il bite, una sorta di apparecchio in bocca». Il resto è cronaca burocratica: una denuncia scritta inviata dall’attrice alla produzione, rimasta lettera morta e, di contro, la solidarietà espressa dal regista alla Mazzamauro che, oggi, forse forte anche di quanto vissuto in prima persona, si dice pronta a puntare l’indice contro i “due pesi e le due misure” utilizzate da produzione e opinione pubblica sul caso Brizzi e lo scandalo molestie su cui, ribadisce l’attrice, siamo ancora in attesa di una verità processuale da venire. Le botte, invece, sono arrivate forte e chiare alla destinataria. Eccome…

 

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