Grilli fritti e vermi al curry: domani l’ultima cena di fine anno senza insetti a tavola

30 Dic 2017 12:34 - di Giulia Melodia

Che fine ha fatto la sana tradizione che vuole lenticchie – preferibilmente di Norcia – e cotechino sulla tavola di Capodanno? Che fine hanno fatto salmone e panettone, bollicine nostrane e torrone al cioccolato? A giudicare dalle ultime stravaganze culinarie, quello che stiamo per celebrare sarà uno degli ultimi – se non addirittura l’ultimo – cenone di Capodanno senza insetti a tavola. Già, perché con l’entrata in vigore dal primo gennaio del nuovo regolamento europeo sui “novel food” tutto – o molto, decisamente comunque troppo, almeno per il palato di chi scrive – potrebbe cambiare. Inesorabiolmente...

L’ultimo cenone di Capodanno senza insetti a tavola…

Certo, ci fa sapere la Coldiretti, con spiedini di cavallette e tagliatelle al nero di formica arriveranno anche l’etichetta trasparente per il piatto simbolo del Made in Italy con la possibilità di conoscere l’origine del grano impiegato nella pasta, e del pomodoro utilizzato in conserve e sughi; ma sembra un magro contentino rispetto all’eventualità riferita dalla Coldiretti nel sottolineare che, con il 2018, scatta ineluttabilmente una vera rivoluzione nel piatto che prevederà l’istituzione di un elenco di insetti autorizzati per la commercializzazione nell’Ue, nel quale saranno inizialmente inseriti gli alimenti a norma del vecchio regolamento, che poi verrà aggiornato con le nuove autorizzazioni. Si potranno vendere e comprare, sottolinea  allora Coldiretti, grilli e millepiedi cinesi, tarantole arrostite del Laos, vermi giganti della farina dalla Tailandia, bachi da seta all’americana, farfalle delle palme dalla Guyana francese fritte e condite, le cimici d’acqua della Thailandia, fino agli “aperinsetti” come vermi della farina aromatizzati alla paprica, al curry e al sale marino da mangiare con un sorso di vodka ai bachi da seta.

“Aperinsetti” con spiedini di scarabei e bachi da seta al sale

E ancora: per chi alla ricerca di nuove frontiere gastronomiche da perlustrare e non si accontenta più di un classico caviale e champagne; per i più temerari decisi ad infrangere ogni barriera del gusto, ecco in arrivo gli scorpioni dorati dalla Cina e neri dalla Thailandia, gli spiedini di scarabei e una vasta la scelta di grilli tutti made in Asia. Una novità che non piace al 54% degli italiani che li considerano estranei alla cultura alimentare nazionale, e a cui sono indifferenti il 24% degli altri, ma che incontra il favore all’incirca del 16% degli interpellati da un sondaggio Coldiretti/Ixe, a cui si è rifiutato di rispondere il 6% degli intervistati. Pochissimi, in particolare, i favorevoli alla possibilità di mangiare insetti interi, secondo quanto emerso da una ricerca dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) che ha effettuato dei test di degustazione coinvolgendo dei volontari. Maggiore disponibilità si è, invece, riscontrata, continua la Coldiretti, al consumo di prodotti che contengono insetti nel preparato (come ad esempio farina di grilli o pasta con farina di larve). Buon appetito per chi è curioso e all’avanguardia, per tutti gli altri, un sereno augurio di continuare con i cenoni alla vecchia – e gustosissima – maniera tradizionale…

 

Commenti

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  • Luciano Vignati 1 Gennaio 2018

    Odio la globalizzazione e tutti quelli che la impongono. Mi piacerebbe sapere quante tangenti hanno versato in sede europea le lobby del settore. Non bastava imporci i finti migranti, ora per spillarci soldi, ci vogliono imporre anche gli insetti. Disonesti