Furono quei carabinieri a uccidere Serena Mollicone? Un altro indagato (video)

14 Dic 2017 20:00 - di Antonio Pannullo

Dopo sedici anni, sembra che la verità sul feroce omicidio della 18enne Serena Mollicone stia per emergere: e sembra sempre più che i carabinieri della stazione di Arce siano coinvolti nell’assassinio. C’è un quinto indagato infatti, e anche lui è un carabiniere: si tratta di Francesco Suprano, ora in serivizio a Rieti, ma che all’epoca dei fatti era nella stazione di Arce. Per lui l’accusa è favoreggiamento. Quindi ora gli altri indagati per concorso in omicidio e istigazione al suicidio (ci si riferisce al presunto “suicidio” dell’altro carabiniere Santino Tuzi, trovato morto nel 2008) sono: il luogotenente Vincenzo Quatrale e, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, l’ex comandante della locale stazione dell’Arma Vincenzo Mottola e il figlio Marco (tuttora in libertà) e la moglie Anna. Come si ricorderà, la giovane Serana Mollicone il 1° giugno del 2001 si recò nella stazione dei carbinieri di Arce per denunciare lo spaccio di droga nel paese, e quella fu l’ultima volta che fu vista viva. Ad aprile fu il carabiniere Santino Tuzi, che poi confermò la circostanza. Quello che nel 2008 fu trovato morto nella sua auto, con un colpo di pistola al petto. Allora si tentò di insabbiare la faccenda liquidandolo come un gesto dovuto a dispiacere amorosi, ma i familiari e gli amici si opposero veementemente a questa versione. Serana da allora sparì: probabilmente fu selvaggiamente aggredita in caserma e, creduta morta, portate nel boschetto dell’Anitrella dove poi fu finita e dove fu ritrovata qualche giorno più tardi. La vicenda subì dei tentativi di insabbiamento e di depistaggio, ma con la nuova inchiesta si spera che la verità finalmente verrà fuori. Durante il funerale di Serena, i carabinieri prelevarono il papà Guglielmo e lo trattennero immotivatamente per alcune ore con una scusa assolutamente non plausibile (quella di fargli firmare un documento non importante), impedendogli di seppellire l’unica figlia. La mamma era morta alcuni anni prima. Intanto si apprende che la salma di Serena Mollicone rientrerà, nelle prossime ore, nel cimitero di Rocca D’Arce. Lo ha disposto oggi la Procura della Repubblica di Cassino. ll Pm Beatrice Siravo ha comunicato all’avvocato Dario De Santis la decisione di far rientrare la salma da Milano, dov’era stata trasferita a fine marzo 2016 per la consulenza medico-legale. Il papà Guglielmo aveva più volte sollecitato affinché la figlia riposasse in pace.

(foto Leggo)

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