Filippine, esecuzione spietata: ucciso il prete sempre in trincea per i poveri

6 Dic 2017 15:27 - di Redazione

Era conosciuto nelle Filippine Padre Marcelito Paez, l’anziano sacerdote della diocesi di San Jose. Era conosciuto per il suo coraggio e quella sua caparbietà nell’essere sempre in trincea, in prima linea per i poveri: Era conosciuto e amato quel prete “scomodo”, si potrebbe dire in gergo, seguito e sostenuto nella sua imperitura battaglia per la giustizia sociale e contro i germi dell’odio proliferati all’ombra delle disuguaglianza. Per questo oggi sono in molti, moltissimi, a rimpiangerlo: oggi che il religioso è stato ucciso in un agguato mortale, vile e spietato, che non gli ha dato scampo.

Addio al prete “scomodo”, un religioso in trincea per i poveri

Come ha spiegato a Fides il vescovo, monsignor Roberto Mallari, che guida la comunità di San Jose, nella parte centrale dell’isola filippina di Luzon, quattro uomini su due motociclette hanno teso un agguato verso le 8 di sera del 4 dicembre mentre il prete 72enne guidava il suo veicolo nella città di Jaen. Portato di corsa in un ospedale nella vicina città di San Leonardo, il sacerdote è morto circa due ore dopo, per le ferite da arma da fuoco. Un’esecuzione che monsignor Mallari ha “condannato fermamente”, chiedendo alle autorità “di condurre appropriate indagini e di rendere giustizia alla sua morte”. Finora nessun gruppo criminale ha rivendicato l’omicidio.

Un’opera pastorale e apostolica, la sua, lunga 30 anni

Paez era un prete diocesano che ha servito la diocesi per più di 30 anni ed era andato in pensione nel 2015, sebbene continuasse l’opera pastorale e apostolica. Non a caso, allora, Padre Paez era noto per il suo coinvolgimento attivo nella difesa della giustizia sociale, in particolare nelle questioni dei diritti umani che riguardano i poveri. Per molti anni aveva fatto parte della Commissione per l’azione sociale della diocesi, dirigendo l’ufficio non per niente denominato “Giustizia e pace”. Il prete, peraltro, era tuttora il coordinatore a Luzon dei “Missionari Rurali delle Filippine”: una missione, la sua, lunga un’intera esistenza, spezzata solo dall’agguato mortale teso da due assassini all’improvviso.

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