Fdl depone una corona ai piedi di Spelacchio. Esposto alla Corte dei Conti

20 Dic 2017 11:08 - di Stefania Campitelli

Prosegue il calvario di Spelacchio, l’abete rosso importato dal Trentino tra mille polemiche per l’aspetto non proprio rigoglioso della sua chioma, l’albero di Natale “più brutto della storia della Capitale” che fa  mostra di sé a piazza Venezia. E che ha destato fin dal primo giorno l’ironia dei romani e gli attacchi divertiti del popolo del web.

Spelacchio approda alla Corte dei Conti

Il caso Spelacchio arriva sul tavolo della Corte dei Conti. Il Codacons ha depositato ai magistrati contabili un esposto per l’apertura di un’ indagine sulle spese sostenute dall’amministrazione Raggi per l’acquisto dell’albero, e verificare gli eventuali danni erariali per la collettività (si è parlato di quasi cinquantamila euro). «Spelacchio non può più rimanere piazza Venezia e deve essere rimosso con urgenza. Un albero secco, spelacchiato e morente configura una figuraccia mondiale per Roma», denuncia il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi. Il sindaco, però, non ha alcuna intenzione di rimuoverlo. «L’albero è arrivato dalla Val di Fiemme senza radici, come tutti gli alberi di Natale, e non è previsto che sia sostituito», replicano alle critiche dall’assessorato all’Ambiente di Roma. Secondo alcune ricostruzioni, tuttavia, sembra che la stessa Raggi abbia deciso di chiedere una relazione tecnica sulla vicenda.

Gioventù nazionale depone una corona

Di sicuro l’albero, decorato con enormi palle argentate e illuminato da chilometri di luci, è ormai senza vita e quasi senza foglie. Per questi i ragazzi di Gioventù nazionale (l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia) hanno depositato goliardicamente una corona di fiori ai piedi di Spelacchio. «In questo modo – scrive Giorgia Meloni – hnno voluto così portare l’estremo saluto al povero Spelacchio deceduto prima dell’avvento del Natale. La Raggi non si smentisce mai e anche in occasione del Natale ha voluto regalare una perla della sua amministrazione, nemica degli sprechi: 48mila euro per uccidere un albero Complimenti a Virginia».

 

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