Ecco chi è la mamma che ha ucciso i figli di 2 e 5 anni: “Non curatemi”

8 Dic 2017 12:49 - di Federica Argento

La merenda dei bambini, qualche scatto che ritrae la figlia e tanta musica. I video di Vasco Rossi, Jovanotti e Red Hot Chili Peppers insieme all’intramontabile Nutella e foto di cani, un’altra sua passione. La normalità apparente. A guardare i post di qualche giorno fa nella pagina Facebook della madre 39enne, originaria di Carpi, ma residente a Luzzara nel mantovano, non si immagina certo quello che sarebbe successo. La donna, che sembra soffrisse di problemi psichici, ha soffocato la bimba di 2 anni e, poi, è salita in auto con l’altro figlio di 5 anni per andare in campagna, dove lo ha accoltellato e ha cercato di togliersi la vita. Il tutto mentre il marito era al lavoro. I carabinieri hanno trovato la donna, chiusa in auto con il corpo del bambino. In seguito sono stati effettuati controlli nella sua casa nel mantovano, dove i militari hanno trovato il corpo senza vita dell’altra figlia di due anni, morta soffocata. A dare l’allarme un passante, che ha notato la donna, chiusa in auto con una coperta addosso. C’è voluto l’intervento dei carabinieri per aprire la portiera. La madre aveva ancora in mano un coltello con cui si era procurata una ferita alla pancia: soccorsa, è stata trasportata in ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sotto la coperta è stato trovato anche il bambino, di 5 anni, senza vita. La donna ha dichiarato di no volere le cure. È stato il marito, Andrea Benatti, 38 anni, ex giocatore di rugby con qualche presenza in Nazionale, il primo a confermare i «problemi» di cui aveva sofferto e soffriva la moglie
Antonalla Barbieri. I parenti e chi gli è più vicino lo descrivono come un uomo distrutto, raggiunto da una telefonata che gli ha cambiato la vita mentre rientrava a casa dal lavoro.

 Amore per i figli e sofferenza convivono nei pochi post del suo scarno profilo. Un binomio che resta indecifrabile, agghiacciante. Accanto a consigli su cosa dire alla figlia per farla crescere senza stereotipi, frasi e citazioni come questa, ‘ho tanti problemi nella vita, ma le mie labbra non lo sanno e sorridono sempre’, ‘non coprire nessuna ferita che sei più bella così’ e un’agendina con poche parole. ‘Se ti senti solo è perché non ascolti‘ c’è scritto. Parole di richiesta d’aiuto che soltanto ora, che è troppo tardi, assumono un altro terribile significato.

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