Disastro capitale, Roma in ginocchio per il maltempo tra allagamenti e alberi caduti

28 Dic 2017 11:05 - di Martino Della Costa

Non bastavano la pioggia e la grandine. Non bastavano le raffiche di vento gelido, i rami pericolanti e le foglie che già normalmente vanno ad intasare tombini e fessure di scolo: e così Roma, sferzata da un’ondata di maltempo ampiamente annunciata dalle previsioni meteo, ancora una volta si è fatta trovare impreparata ad affrontare le intemperie e le tragiche conseguenze che ovviamente comportano. E così, non  bastano neppure i circa 240 interventi compiuti dai Vigili del fuoco della capitale nelle ultime 24 ore a ripristinare un minimo di normalità ed efficienza.

Roma in ginocchio per il maltempo

Ma tant’è: resta il fatto che gli operatori addetti al pronto intervento e alla sicurezza, continuamente allertati e attivi più che mai nelle ultime 24 ore in tutta Roma e provincia, hanno dovuto affrontare nella maggior parte dei casi emergenze dettate da alberi caduti e rami pericolanti, pali pendenti, danni d’acqua in genere. E la pioggia che continua a cadere a intervalli sulla città non permette di abbassare la guardia e limitare le azioni di tamponamento. In molte zone tombini otturati dalle foglie e dai detriti allagano le strade, diversi alberi si sono rovesciati su automobili in sosta –  grosso albero è caduto sulla via Flaminia all’altezza del km 53,900 in direzione di Terni – costringendo a operazioni di rimozione e di messa in sicurezza che riguardano un’area sempre più estesa che va dal litorale alla periferia della capitale.

Il maltempo dal litorale ai Castelli Romani

Non a caso, allora, anche in queste ore, l’edizione online del Messaggero riporta notizie relative alla «situazione difficile anche sulla costa del litorale romano dove si è abbattuta una forte mareggiata e dove ci sono state raffiche di vento fino a 85 chilometri l’ora. Da Ostia fino a Fregene l’acqua è arrivata a lambire le strutture balneari. A Focene le onde hanno superato le passerelle di legno di alcuni chioschi mentre a Fregene l’acqua, alimentando il cronico fenomeno dell’erosione, sta scavando ulteriori “scalini” alla spiaggia sulla costa sud e parzialmente anche nel tratto centrale. Da tempo, in questa ultima località, i balneari, chiedono l’avvio degli interventi strutturali di difesa promessi, come il posizionamento del geotubo». Come se non bastasse, infine, il maltempo imperversa pesantemente anche ai Castelli Romani con alberi caduti che invadono le carreggiate e rami percolanti che minacciano sicurezza e viabilità.

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