È crisi in Algeria, prepariamoci a una nuova ondata di clandestini

7 Dic 2017 13:45 - di Redazione

L’Algeria, alle prese con difficoltà economiche e politiche, deve fare i conti anche con un forte aumento dell’emigrazione legale e irregolare. Secondo le cifre dell’ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), tra gennaio e la fine di ottobre di quest’anno, ben 6.397 algerini sono arrivati illegalmente in Europa attraverso la rotta del Mediterraneo. L’Algeria, dove in queste ore è in visita il presidente francese Emmanuel Macron, è tra i primi cinque Paesi – tra luglio e settembre – da cui partono i clandestini, dopo la Siria, il Marocco, la Nigeria e l’Iraq. In particolare – ricorda Le Monde – è stata la Spagna, di fronte a un aumento generale dell’arrivo dei migranti sulle sue rive quest’anno, ad aver lanciato l’allarme. I barconi di irregolari in arrivo si sono moltiplicati nella regione di Murcia. Il ministro spagnolo dell’Interno ha avuto un incontro con l’ambasciatore algerino a Madrid proprio su questo tema. Aumentano, inoltre, anche le partenze degli algerini verso l’Italia. Roma ha annunciato di aver fermato, in media, fra 3 e 8 algerini irregolari al giorno, da oltre un anno. All’inizio di dicembre, il ministro degli Esteri algerino, Abdelkader Messahel, ha incontrato Angelino Alfano, a margine dei Med-Dialogues di Roma, per concordare l'”imperativo” di una consultazione “costante” sulla questione della migrazione. “L’Italia è pronta a dare il proprio contributo per garantire la sicurezza e un percorso di sviluppo sostenibile e inclusivo, che prevenga anche il fenomeno delle migrazioni irregolari”, aveva assicurato il titolare della Farnesina. Figuriamoci.

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