Casimirri, Br “protetto”. Ma il padre di Jovanotti stava per catturarlo…

12 Dic 2017 16:24 - di Robert Perdicchi

Coperto, protetto, aiutato a scappare. Solo adesso, grazie al lavoro della Commissione d’Inchiesta sull’uccisione di Aldo Moro, emerge il ruolo degli apparati segreti dello Stato, presumibilmente legati alla sinistra, che favorirono la fuga di Alessio Casimirri, Brigatista rosso, figlio del capo ufficio stampa del Vaticano ai tempi  di Paolo VI, sempre sfuggito  alla cattura. Il  presidente Fioroni, nel suo intervento in Aula, durante la  presentazione della relazione della commissione Moro, si è soffermato a  lungo “sulla latitanza di Casimirri, che indisturbato vive tuttora in Nicaragua”.

“Di lui abbiamo trovato una foto segnaletica e più volte venne segnalato, vivendo però, fino al luglio dell”83, in Italia”,
sottolinea Fioroni. “Casimirri riuscì poi ad espatriare con un  passaporto grossolanamente contraffatto – ricorda il presidente della  Commissione – . Poi ci fu un fallimentare tentavo nel ’93 per arrivare  all’estradizione”. “A salvarlo – conclude Fioroni – non sono stati  solo i rapporti con i sandinisti, ma anche coperture di cui ha goduto in Italia“.

La primula rossa delle Br, Alessio  Casimirri, prima della latitanza in Nicaragua, riuscì più volte, in maniera rocambolesca, a sfuggire alla cattura. Per l’ex brigatista, figlio di un notabile vaticano, ci fu però un momento in cui mancò  veramente un nulla ad ammanettarlo. A riconoscerlo, proprio nei  dintorni di San Pietro, fu il padre di Jovanotti, al secolo Lorenzo  Cherubini, uno dei più noti cantautori italiani. “Mario Cherubini, che era un gendarme vaticano – racconta  all’AdnKronos, Gero Grassi – riconobbe Casimirri, già latitante, per  strada e corse a denunciarlo, ma non si riuscì a fermarlo”. Negli scorsi giorni proprio il cantante aveva raccontato di quando la famiglia Casimirri, a metà degli anni ’70, invitava i Cherubini nella  casa di campagna a Monterotondo, ricordando come lui, bambino, restava affascinato dai racconti che Luciano e Ermanzia Casimirri facevano del figlio, ai tempi provetto sub e pescatore subacqueo, fino al giorno in  cui lo stesso Alessio gli mostrò i suoi trofei di pesca.

Commenti

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  • Mario Sette 16 Marzo 2018

    Le vie del Signore sono infinite, ai c omuni mortali credenti, non resta che credere, anche perchè
    conviene nel nome del detto:Beati coloro c he credono, Io non sono Beato e figlio di Vaticanisti.