Botti, istruzioni per l’uso e il monito della polizia: anche le stelline sono pericolose

30 Dic 2017 13:39 - di Redazione

L’ultimo sequestro, arrivato dopo una lunga serie di controlli ha coinvolto un pregiudicato 43enne, beccato a nascondere nella camera da letto della sua abitazione al rione Tamburi di Taranto ben 110 chilogrammi di fuochi d’artificio illegali. A scoprirli i carabinieri del Comando provinciale, che nei giorni scorsi avevano registrato movimenti sospetti dell’uomo che alla fine è risultato alle prese con diversi i tipi e marche di botti illegali tra i quali manufatti, candelotti e batterie che, hanno ricordato i militari che hanno condotto le operazioni di rinvenimento e sequestro, soprattutto considerata la quantità e la tipologia del materiale potevano deflagrare accidentalmente provocando una tragedia. Una ipotesi non così remota trattandosi di materiale infiammabile e accatastato senza le cautele e le misure di sicurezza previste. Materiale che rientra in una categoria, quella dei fuochi d’artificio che, si è appena appreso anche dal web, in materia di botti e gadget, legali o non, comprende davvero tutto: stelline incluse.

Le stelline pericolose come tutti i fuochi d’artificio

Dunque, anche le stelline di Capodanno sono pericolose come tutti i fuochi d’artificio: «Bruciano a 300 gradi», avverte sul web l’Agente Lisa, la poliziotta virtuale, sulla sua pagina dedicata all’argomento. «Una temperatura sufficiente – spiega – a provocare un’ustione o a far bruciare, ad esempio, le tende di casa, visto che si usano spesso al chiuso. Occorre quindi una certa cautela nel maneggiarle, esattamente come per tutti i fuochi d’artificio che sono spettacolari, ma potenzialmente pericolosi, soprattutto se usati in maniera impropria», sottolinea l’agente Lisa riproponendo i consigli dei poliziotti del Nucleo artificieri di Pescara «che, come in altre parti d’Italia durante il periodo delle festività, vedono raddoppiare i loro interventi per fare in modo che il Capodanno sia solo una festa senza corse al pronto soccorso».

Petardi e botti: le istruzioni per l’uso degli artificieri

I “petardi”, rilevano quindi a stretto giro dal monito in Rete gli agenti artificieri di Pescara, non possono essere venduti, ceduti, accesi, trasportati da minori di 18 anni. I fuochi d’artificio vanno conservati in luoghi freschi e asciutti. Non vanno mai modificati per come sono stati concepiti, non si devono svuotare e con la polvere costruirne uno più grande, ad esempio, perché l’esplosione che ne deriva potrebbe essere più pericolosa di quello che si ritiene. Non va mai tentata la riaccensione o la raccolta di un petardo inesploso, sottolineano poi gli esperti, aggiungendo l’avvertimento per cui è sconsigliabile gettare petardi accesi dentro un contenitore perché l’esplosione potrebbe generare un “effetto schegge». Infine, si raccomandano gli esperti «massimo rispetto per i nostri amici animali che ogni anno subiscono il trauma dei forti rumori, fischi, botti e crepitii dei nostri fuochi d’artificio. A noi questi rumori magari divertono e mettono allegria, a loro per niente»…

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