Alfano sempre più solo, addii e porte sbattute: «Col Pd ci vai tu, noi no»

1 Dic 2017 12:08 - di Redazione

Angelino Alfano destinato a vivere quasi in solitudine. La resa dei conti è vicina. Lunedì Alternativa popolare metterà ai voti il suo destino e il rischio di spaccature è altissimo. Come ricostruisce il Giornale, sul tavolo ci sono due le mozioni. La prima prevede un’alleanza politica col Pd ed è caldeggiata direttamente da Alfano. La seconda se l’è intestata l’ex ministro Maurizio Lupi, coordinatore di Ap, e prevede una corsa solitaria del partito alle elezioni Politiche. L’abbraccio con il Pd sembra essere quello favorito dallo stato maggiore di Ap.

Il negoziato con Matteo Renzi sui seggi sarebbe già iniziato. Ma, si legge ancora sul Giornale, l’altra anima del partito, quella lombarda, di un matrimonio col Pd non vuole neanche sentir parlare. Già nell’ultima direzione, furono i lombardi a opporsi al documento Alfano-Lupi, che non contemplava la possibilità di un accordo col centrodestra. I tre voti contrari furono quelli dell’ex governatore Roberto Formigoni, del presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e dell’ex sindaco Gabriele Albertini. Altri voti dei lombardi sono andati per un estremo atto di fiducia a Lupi, che tuttavia continua a essere ambiguo.

Il no dei lombardi all’alleanza col Pd

Visto da Milano, un accordo con Renzi è un’eresia, anche perché in primavera si voterà anche per le Regionali e i popolari lombardi sono lealmente alleati (e in giunta) con Roberto Maroni, che tiene in conto i loro discreto radicamento, lascito dei tanti anni al governo al Pirellone. Martedì si è riunita la direzione provinciale di Milano, che al 90% guarda al centrodestra (con cui Ap governa 5 municipi di Milano e con cui ha corso alle Comunali). Se lunedì passasse la linea di Alfano, si legge ancora sul Giornale, probabilmente Lupi lo seguirebbe, ma i lombardi no: un minuto dopo comincerebbero a lavorare su un soggetto nuovo, liberal-popolare. Con questo spirito, alcuni di loro nel week end parteciperanno al nuovo «Megawatt» con cui Stefano Parisi, al Teatro Franco Parenti di Milano, presenterà il suo programma di governo. Due consiglieri regionali di Lombardia popolare hanno aderito a Energie per l’Italia, Daniele Nava e Mauro Piazza. Forse parteciperà anche Cattaneo, che con Parisi ha da tempo un rapporto proficuo. Sicuramente ci saranno l’assessore regionale (e coordinatore milanese) Luca Del Gobbo e l’unico consigliere comunale, Matteo Forte, che alle Comunali ha raccolto più preferenze di Lupi.

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