Ai Verdi italiani interessa più favorire l’invasione che tutelare il Lupo

18 Dic 2017 14:26 - di Giancarlo Cremonini

La stampa dà notizia che il Partito dei Verdi, o quello che ne rimane, ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni politiche insieme al Partito democratico di Renzi. La notizia fa letteralmente trasalire. Infatti, se vi è un partito che ha fatto veramente danni enormi in campo ambientale negli ultimi anni questo è, senza dubbio alcuno, il Pd. Basterà, al proposito, ricordare lo scioglimento del glorioso corpo della Guardia forestale, cui ha fatto seguito un stagione di incendi che ha devastato l’Italia. Basterà ricordare l’evanescente ministro dell’Ambiente Galletti che, invece di proteggere il lupo, lo vuole fare abbattere. Basterà ricordare il presidente Pd della Provincia Autonoma di Trento Rossi che non ci ha pensato due volte ad abbattere due orse che avevano la prole da allattare quando avrebbe potuto benissimo farle narcotizzare e portare in una riserva. E basterà ricordare tutte le norme, emendamenti e codicilli fatti approvare dal Pd per favorire costruttori, petrolieri, trivellatori e simili. Cosi, sul sito Facebook del Partito dei Verdi arrivano mail in cui si chiede come potesse un partito ecologista, o presunto tale, allearsi con un Partito come il Pd che tutto aveva fatto meno che difendere l’ambiente e la natura. La risposta non si è fatta attendere, agghiacciante nella sua barbarica e folle motivazione. In pratica sostengono che è sì vero che il Pd ha sciolto la Forestale e fatto nulla per difendere la natura, l’ambiente, la flora, la fauna e i parchi nazionali ma è pur vero che il Pd ha fatto approvare la legge sul Fine Vita, quella sulle Coppie di Fatto ed è, inoltre, un partito anti xenofobo che, tradotto dal sinistrese, vuol dire che è a favore della immigrazione senza controlli. Quindi in pratica abbiamo un partito Verde ecologista che, invece di occuparsi della difesa della natura si occupa di tutt’altre cose e che ritiene più importante una legge sulle coppie di fatto che non una legge a tutela del Lupo o dei Parchi nazionali. E qui insieme allo stupore e a un certo disgusto verso i Verdi si fa strada anche la consapevolezza del motivo per cui in Italia, a differenze dell’Europa, il partito dei Verdi ha una percentuale alle elezioni che oscilla tra il prefisso di Milano e quello di Napoli. Il motivo è che questi signori, come qualcuno giustamente disse in passato, sono verdi fuori ma rossi dentro. Ai Verdi Italiani interessa più difendere l’immigrazione dalla Libia che non il Lupo appenninico, l’Orso marsicano o la Tartaruga caretta. Chi se ne frega se Renzi approva la caccia in deroga e permette ai cacciatori di sparare anche alle specie protette, a chi interessa se il Partito democratico presenta un emendamento alla Legge di Bilancio che prevede il carcere a chi invade i cantieri della Tap, poco importa che Renzi abbia boicottato in ogni modo il referendum sulle trivelle, ai Verdi quello che interessa veramente è combattere la xenofobia e la omofobia. Per un ambientalista di destra che ricorda con affetto grandi personaggi come Theodor Roosevelt, creatore dei parchi nazionali americani o Grey Owl, che salvò i castori dalla estinzione o Dian Fossey che ha combattuto a costo della sua vita per difendere i gorilla di montagna, vedere questi pseudo ecologisti comportarsi in questo modo indegno è veramente triste. La notizia buona è che gli italiani, che tutto sono meno che stupidi, hanno ben capito chi sono questi signori ricompensandoli con un consenso elettorale ridicolo. E il vero motivo del loro riavvicinamento al Partito democratico è, in fondo, solo quello di rimediare due o tre seggi in parlamento, cosa che sarebbe loro preclusa se si presentassero da soli. Obiettivo questo per il quale vale certo la pena di non difendere i lupi, gli orsi le aquile e i parchi nazionali che, questi ultimi, guarda caso, furono creati proprio da quel Benito Mussolini che oggi tutti vogliono cancellare, anche a colpi di piccone, dalla storia italiana ma che già negli anni venti aveva intuito, con decenni di anticipo e grande lungimiranza, quanto fosse importante, anche per le future generazioni, la salvaguardia di un ambiente naturale integro e sano.

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