6000 persone spiate dai fratelli Occhionero, intercettate 3,5 milioni di mail

12 Dic 2017 18:56 - di Paolo Lami

Oltre tre milioni e mezzo di mail carpite e seimila persone spiate dal 2004. Sono questi i numeri alla base della nuova inchiesta aperta a carico dei fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero, già a processo con l’accusa di aver avviato un’attività di cyberspionaggio su larga scala, e ai quali, ora, la Procura di Roma contesta anche l’accusa di spionaggio politico.

I numeri dell’attività svolta dai due fratelli romani, sono stati resi noti oggi dal pm Eugenio Albamonte, nel corso dell’udienza del processo nel quale i due sono imputati. I dati sono emersi dal lavoro svolto dagli specialisti Cnaipic che, grazie anche alla collaborazione dell’Fbi, sono riusciti a “sbloccare” i server americani dei due indagati e a ricostruire la rete creata su almeno 9 pc riconducibili agli Occhionero.

«Gli indirizzi mail sono pubblici e alla portata di tutti e non c’è alcuna prova di sottrazione di dati da parte nostra», ribattono i due fratelli alle accuse. Giulio Occhionero, che è legato ad ambienti massonici – «in quanto membro della loggia “Paolo Ungari-Nicola Ricciotti, Pensiero e Azione” di Roma, della quale in passato ha ricoperto il ruolo di Maestro Venerabile, parte delle logge (la numero 773) del Grande Oriente d’Italia», scrivono i magistrati – avrebbe acquisito dati attraverso una rete di computer infettati con un “malware” denominato “Eyepiramid“, da cui il nome dato all’indagine.

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