Macabra scoperta, cadavere rannicchiato in una valigia: è giallo nel Vercellese

8 Nov 2017 11:25 - di Martino Della Costa

Giallo nel Vercellese: un cadavere rannicchiato in una valigia abbandonata, in avanzato stato di decomposizione, è stato casualmente rinvenuto da alcuni cacciatori attirati dall’odore nauseabondo che li ha condotti fino alla macabra scoperta: e ora è mistero sull’identità di quel corpo, sul perché di quell’occultamento, e, soprattutto, di quella morte.

Cadavere rannicchiato in una valigia: è mistero

Gli investigatori, allora, partono proprio da quella valigia buttata tra le sterpaglie di un boschetto isolato, nelle vicinanze di una strada che costeggia i campi della zona che si estendono su una vasta area del Vercellese, esattamente al confine tra la provincia di Vercelli e quella di Biella. E in quella valigia, neppure particolarmente nascosta, era stato rinchiuso, rannicchiato, un cadavere in avanzato stato di decomposizione. Un mistero fitto e macabro: un caso, quello su cui sono al lavoro i carabinieri di Vercelli, che non offre il minimo appiglio a cui aggrapparsi per le indagini e che, al momento, non può neppure contare sull’identificazione dell’identità sessuale della vittima, rinvenuta come anticipato, in una valigia ritrovata per caso da alcuni cacciatori ad Alice Castello, da dove è partito l’allarme. Secondo quanto riportato dal sito dell’Ansa nelle scorse ore,  dunque, «il ritrovamento risale a sabato, ma i carabinieri lo hanno reso noto soltanto ieri». E mentre la Procura di Vercelli ha disposto l’autopsia, si prova a individuare quel corpo, partendo dalle denuncia di scomparsa presentate negli ultimi anni sia in provincia di Vercelli, che in provincia di Biella. Ma al momento è buio, buio pesto.

Nessun segno di accoltellamento o di sparo sul corpo

A parte gli ultimi aggiornamenti riportati dal sito online de il Giornale, che in queste ore fa sapere che «sui resti, da una prima sommaria analisi, non sarebbe evidente alcun segno di accoltellamento o sparo», aggiungendo quanto riferito dal sindaco di Alice Castello, Luigi Bondonno, che ha dichiarato: «So molto poco su questa vicenda, i resti sono stati trovati da un gruppo di cacciatori ed erano in uno stato tale che un profano non sarebbe riuscito a capire se erano resti umani o di animali. L’ipotesi più accreditata è che la persona ritrovata morta, non sia della nostra zona, almeno al nostro Comune non risultano persone scomparse nei mesi passati». E tra dubbi, ipotesi e misteri, un dato almeno emerge chiaramente: non sarà facile fare chiarezza, risalire all’identità del corpo e a quella di chi ha portato la valigia in quella zona poco frequentata e, forse proprio per questo, del tutto priva di telecamere che avrebbero potuto essere molto utili alle indagini.

 

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