L’islamica indifferente tra i morti di Londra? “Una fake news russa”. Ma i dubbi restano

14 Nov 2017 16:24 - di Redazione

Ci avevano creduto un po’ tutti a quella foto di una donna musulmana che passeggiava, apparentemente distratta e indifferente mentre parlava al telefono, tra i cadaveri delle vittime dell’attentato di Londra, al Westminster Bridge, il 22 marzo scorso. Non tutti, però, pensavano che la donna avesse un atteggiamento sprezzante e che fosse immune dal dolore, per quanto fatto pochi minuti prima dai terroristi dell’Islam nel pieno centro londinese. Ne era derivato un dibattito in rete tra due fazioni, colpevolisti e innocentisti, rispetto allo “spirito” di quell’immagine. Oggi viene fuori che quella foto, con tutta probabilità, era stata utilizzata nella maniera sbagliata, come “bufala”, fake-news, come ha rivelato il quotidiano britannico The Indipendent, secondo cui l’account da cui è partita la campagna anti-islamica, @Southlonestar, è un troll russo, uno dei 2700 account falsi che sarebbero sato creati all’ombra del Cremlino per diffondere fake news e influenzare la politica internazionale.

La foto della donna musulmana che parla al telefono mentre cammina accanto alle vittime dell’attentato sul ponte di Westminster era diventata virale su Twitter come simbolo dell’indifferenza degli islamici verso l’orrore dell’attacco di quel 22 marzo, nonostante le smentite dell’autore dello scatto, il ventottenne Jamie Lorriman, intervenuto a difendere la ragazza, secondo cui la giovane era in realtà «traumatizzata e sconvolta». Da quel giorno era partita una campagna virale con l’hashtag #BanIslam e uno slogan: “La donna musulmana non presta la minima attenzione all’orrore dell’attacco, cammina tranquillamente accanto a un uomo che sta morendo e controlla il suo telefono”.

Se la campagna era strumentalizzata, è però innegabile che quella foto esista davvero e che l’atteggiamento della donna, a prima vista, sembra proprio quello di una persona tutt’altro chee sconvolta. Se il “troll russo” l’ha utilizzata davvero per una campagna anti-islamica sarebbe gravissimo e sarebbe l’ennesima conferma che l’informazioni, sui social, viene spesso manipolata. Ma non è detto che altri “troll” non abbiamo potuto utilizzare quell’immagine per fare la campagna al contrario, per difendere l’Islam.

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