L’afferra, la palpeggia e tenta lo stupro in una strada buia: è un marocchino irregolare

4 Nov 2017 10:40 - di Redazione

Deambulano come fantasmi, agiscono come belve in gabbia, spesso – troppo spesso – si dileguano nel buio, da dove sono improvvisamente apparsi. Sono lupi solitari, sbandati, violenti, spesso stranieri, ancora più spesso irregolari nel nostro Paese. Sono predatori in cerca di vittime da assoggettare ai loro istinti più biechi. Ieri, uno di loro, uno dei tanti, ha tentato di mettere a segno l’ennesimo stupro ai danni dell’ultima giovane donna, adocchiata, intercettata, afferrata e immobilizzata. Ma qualcosa, fortunatamente, è andata diversamente stavolta…

Tenta di stuprarla in una strada buia: è un marocchino irregolare

Anche se il contorno della vicenda era lo stesso di tutte le altre volte, anche ieri sera: una strada buia, isolata, una ragazza indifesa, un giovane nel pieno della sua aitanza fisica e la paura, palpabile, quella che ti blocca e ti pietrifica. Proprio così, ma non in questo caso, almeno: approfittando della scarsa illuminazione di una zona periferica della città di Terlizzi, in provincia di Bari, un immigrato, un marocchino irregolare nel nostro Paese, ha tentato di afferrare e  palpeggiare, a più riprese, una ragazza diciannovenne che passeggiava da sola sul viale Dei Lilium. La giovane facendo appello a tutte le sue forze e al suo istinto di sopravvivenza, è riuscita a divincolarsi ed è fuggita. Poco distante è stata soccorsa da un passante e da una pattuglia dei carabinieri. Niente da fare per il malintenzionato, rimasto a bocca asciutta.

Il marocchino tenta la fuga ma viene fermato dai carabinieri

I militari hanno arrestato in flagranza di reato un extracomunitario irregolare di origine marocchina. L’uomo ha tentato la fuga ma è stato raggiunto e, dopo una breve colluttazione, è stato bloccato. Sul posto i carabinieri hanno anche individuato alcuni testimoni dell’accaduto, attirati dalle urla della ragazza aggredita, che è riuscita a divincolarsi dalla morsa dell’uomo, a gridare con tutte le sue forze, e a scappare mettendosi in salvo. Ora il marocchino si trova nel carcere di Trani: deve rispondere di violenza sessuale e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

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