Genova, cigolii e lamenti: alla casa degli spiriti arrivano i “ghostbusters”

1 Nov 2017 20:03 - di Redazione

Rumori provenienti dal sottotetto, qualche sporadico lamento. E una luce che appare in una delle sale all’ultimo piano, nell’angolo più buio sotto le travi semi-sfondate del tetto, circondata da piccoli puntini bianchi. C’è chi lo chiama “fantasma” e lo racconta con il sorriso: “Suggestione, forse”. Ma intanto qui quasi nessuno se la sente di rimanere solo quando fa buio in una delle sue stanze. Villa Centurione Musso Piantelli a Genova è per tutti “la casa stregata“, così la chiamavano gli anziani della zona. E lo è ancora oggi, tanto da richiamare l’interesse di un gruppo di studiosi del paranormale, “Ghostbusters” armati di strumentazione che effettueranno un sopralluogo all’interno dei suoi saloni. L’antica dimora nobiliare resiste al tempo insieme alle sue storie che affondano le radici nel cuore del quartiere di Marassi, dove il palazzo venne costruito intorno alla metà del XVI secolo, in quella che allora era la piana del torrente Bisagno.  Oggi, strette tra palazzi moderni della limitrofa corso De Stefanis, nel pieno della zona rossa a rischio esondazione in caso di alluvione, le mura della villa si affacciano su un fianco dello stadio Luigi Ferraris di Genova, il settore dei Distinti, e l’ingresso per i pullman delle squadre.

I ghostbusters nella casa stregata

Al suo interno, nei suoi saloni affrescati tra gli altri anche da Bernardo Castello ai primi del ‘600, da anni lavora un’associazione di quartiere che gestisce per conto del comune gli spazi e promuove attività sportive e ricreative che hanno riportato la villa, gioiello dell’aristocrazia genovese, al centro della vita cittadina. Calcio ma anche ballo, canto, gruppi storici, punto di ritrovo per i pensionati della zona. E poi il mistero, che qui è il padrone di casa indiscusso.  «Noi siamo da diversi anni in questa struttura data in concessione dal comune, della quale ci prendiamo cura per quanto attiene la manutenzione ordinaria – racconta Fulvio Trabace, presidente Unione Sportiva Marassi Quezzi – Abbiamo cercato sempre di più di renderla ricca di attività e cuore del quartiere. Quando la villa era ancora inutilizzata, prima che il Marassi la prendesse in gestione, i ragazzi dell’epoca che poi sono gli anziani di oggi la chiamavano la “Casa degli spiriti”. Si diceva che in questa villa disabitata ci fossero fenomeni strani. Una volta poi presa in consegna, sempre qualcuno degli anziani ha iniziato a ricondurre a queste stranezze alcuni episodi tra cui la sparizione di una scolaresca che, durante una gita, aveva fatto un’escursione nella villa e da una stanza si era ritrovata in un’altra».

La villa che fa paura

«Ci ha contattato un gruppo che si occupa di investigazioni paranormale e occulto – riprende Trabace – stiamo prendendo accordi perché facciano una visita di notte nei locali della villa, con strumentazioni e rilevatori per verificare l’eventuale presenza di fenomeni strani. Loro per primi cercano di dare una spiegazione scientifica a questi eventi». Ma la spiegazione più conosciuta al mistero della Villa è quella popolare. «Ai tempi in cui ero ragazzo noi giocavamo a pallone qui davanti, la villa era abbandonata – racconta Nicola Cardinale, lo storico custode di Villa Piantelli – quando ci cadeva la palla dall’altra parte del muro nessuno voleva andare a riprenderla. Perché questa era la villa dei fantasmi».

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