Finger – Roma

5 Nov 2017 0:01 - di Redazione

Finger
Piazza Pietro Merolli, 53 –00151 Roma
06/83796538
Sito Internet: www.fingeroma.it

Tipologia: ristorante
Prezzi: finger 2€, barattoli 7€, piatti 3/8€, salumi e formaggi 10€, dolci 6€
Giorno di chiusura: mai

OFFERTA
Fortemente consigliata la prenotazione per questo locale piccolo ed innovativo, aperto in ogni momento della giornata (copre anche l’orario della tarda colazione e dell’aperitivo). Se a pranzo l’offerta prevede due proposte a prezzo fisso di 8€ per finger, primo (una porzione abbastanza abbondante), dolce e caffè e 10€ per finger, secondo, dolce e caffè, a cena ci si può sbizzarrire nell’assaggiare i gustosi frutti dell’estro dello chef. Il format prende le mosse dal concetto di social eating: l’idea è quella di trovarsi come se si fosse a casa dello chef, all’insegna di una logica che minimizza gli sprechi e rispetta le esigenze alimentari di ognuno. Cenare qui diventa quindi quasi un gioco: ogni persona è trattata come un “cliente-amico” a cui viene dato il suo finger e non può assaggiare dagli altri né fare il bis, e ciò che non si vuole mangiare lo si “passa” e verrà mangiato da chi lavora in cucina; idem per i vini proposti, che in ogni caso sono elencati sulle lavagne affisse alle pareti, e si va avanti così fin quando si ha voglia e appetito. In occasione della nostra visita abbiamo assaggiato con estrema soddisfazione dei saporiti e sfiziosi pachino ripieni al riso, delle profumate e fresche mezze maniche al pesto di basilico con pomodorini, una dolcissima e leggera parmigiana di melanzane dal sugo ben tirato servita in una divertentissima scatoletta d’alluminio che ricorda quelle del tonno sott’olio e dei teneri straccetti di manzo con una delicata spuma di Gorgonzola. Golosissima chiusura con un delizioso cannolo scomposto con scaglie di cioccolato di Modica e scorzette d’arancia e con la specialità dello chef, una mini bomba alla crema pasticcera gentilmente offerta, per accompagnare un ottimo caffè Illy di giusta estrazione e dalla crema persistente.

AMBIENTE
La sala è piccina ma luminosa e ben organizzata. Affacciata sulla cucina a vista, da essa si può assistere in diretta alla preparazione dei piatti, magari scambiando due chiacchiere con chi li prepara o con gli altri ospiti, perché lo scopo è proprio quello di far tornare a essere il momento del pasto un momento pienamente sociale. Ci si accomoda su sgabelli alti lungo tutto il perimetro della saletta, a cui si aggiunge qualche coperto all’esterno.

SERVIZIO
A cura dell’estroso chef Giordano Coppari e del simpatico e giovane cuoco che lo assiste con entusiasmo e passione.

ADATTO A:
Chi ama assaggiare tante cose diverse nello stesso pasto ed è alla ricerca di un modo innovativo di stare a tavola, a metà tra i social eating e lo chef a domicilio, anche se in questo caso sono i clienti ad andare in un certo senso “a casa dello chef”.

Recensione a cura di: Il Saporaio – La Pecora Nera Editore –

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