È sempre Caporetto: oggi i moderni Cadorna abitano nelle sedi del Pd

16 Nov 2017 13:54 - di Giancarlo Cremonini

In questo periodo si è molto parlato della rovinosa disfatta di Caporetto e delle illogiche e masochistiche tattiche del generale Cadorna il quale, insensibile alle perdite ed alla evidenza dei fatti, continuava a lanciare inutili offensive contro posizioni imprendibili facendo massacrare le nostre divisioni una dopo l’altra. Fatte le debite proporzioni, possiamo certamente dire che i moderni Cadorna abitano oggi nelle sedi del Partito Democratico e della sinistra italiana. I leader della sinistra, infatti, sordi e insensibili alle batoste elettorali ed alle emoraggie di voti, continuano imperterriti a lanciare offensive senza speranza su temi assolutamente perdenti che vengono respinti e rifiutati dalla stragrande maggioranza del popolo italiano. Ad esempio abbiamo l’immigrazione. Oramai è chiaro come il sole, e tutti i sondaggi ampiamente lo confermano, che otto decimi del popolo italiano sono nettamente a favore di politiche rigorose e severe in questo settore e che esigono che sia applicato un più efficace e stringente controllo sui confini nazionali terrestri e marittimi. La richiesta di fermare subito gli sbarchi, anche questo è oramai chiaramente accertato, non viene solo dal popolo della destra ma anche dai ceti proletari e operai delle grandi periferie urbane che sono i primi a sopportare sulla propria pelle i devastanti effetti della immigrazione selvaggia. Ciò nonostante Renzi apre alla Boldrini la quale, come un disco rotto, continua ad invocare confini aperti e accoglienza senza limiti per tutti. Pisapia, poi, facendo finta di non sapere che la Boldrini è invisa alla grande maggioranza degli italiani, la candida per Palazzo Chigi fecendo venire i brividi e i sudori freddi a tutti coloro hanno una certa idea dell’Italia. E che dire del disgustoso buonismo che la sinistra continua a professare nel settore della giustizia? Di fronte alle pressanti richieste che vengono da tutti i ceti sociali di un deciso giro di vite nei confronti della criminalità la sinistra continua imperterrita nella sua politica fatta di depenalizzazioni, indulti, amnistie, sconti di pena e schiaffoni in faccia alle forze dell’ordine, coadiuvata in questo da settori della magistratura che emettono sentenze veramente incomprensibili. E infine Emma Bonino, una donna che si è distinta per il suo machiavellismo politico passando disinvoltamente da governi di centrosinistra a governi di centrodestra, forte del suo uno per cento scarso di consensi pretende ora di dettare l’agenda del governo sulla immigrazione. E Renzi, disperato, pur di ottenere questo uno per cento scarso di voti dei radicali dovrebbe appiattirsi sulle posizioni della Boldrini e della Bonino. Il quadro che ne esce è sconsolante. Una sinistra, insomma, che non perdona niente e non impara niente. Una sinistra senza senso dello Stato, allo sbando, irresponsabile e anti italiana che, pur di raccattare qualche voto, sarebbe disposta adnallargare ulteriormente i confini alla immigrazione incontrollata. Una sinistra che, da un lato dice di non poter fare nulla per le pensioni per mancanza di coperture e dall’altro trova senza difficoltà cinque miliardi di euro per mantenere i clandestini in hotel e che manda immediatamente aiuto all’Iran per il terremoto, mentre i nostri terremotati vivono ancora tra le macerie e precariamente. Una vergogna nazionale, con un Paese in piena decadenza, povero e disincantato che appare sempre più triste e irriconoscibile a chi lo ricorda come era anche solo dieci anni orsono.

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