È l’Italia il sogno dei turisti di tutto il mondo: ma il governo non lo capisce

20 Nov 2017 17:04 - di Redazione

L’Italia è la prima destinazione dove i turisti di tutto il mondo vorrebbero andare. E risulta al top anche per qualità della vita, creatività e inventiva davanti a Canada, Australia, Cina e Stati Uniti. Ma il governo non capisce le enormi opportunià di questo fenomeno e non supporta minimamente le strutture ricettive né la promozione del nostro Paese all’estero. L’indotto potrebbe essere decuplicato. I dati emergono dalla ricerca “Be-Italy” commissionata da Enit a Ipsos che ha indagato la percezione e l’immagine dell’Italia in 18 Paesi stranieri. Alla domanda “Se vincesse una vacanza premio all’estero, dove vorrebbe andare?” il 37% della popolazione mondiale risponde “In Italia” (41% tra i ceti elevati), il 32% gli Stati Uniti, il 31% l’Australia. Inoltre, l’Italia è anche il primo Paese al mondo che viene associato a qualità della vita, creatività e inventiva, davanti a Canada, Australia, Cina e Stati Uniti. Il nostro Paese, si legge ancora nella ricerca, è il terzo più conosciuto al mondo (45% sul totale della popolazione mondiale) dopo Usa (49%) e UK (47%). I ceti elevati hanno maggiore conoscenza dell’Italia (65%). La Germania fa registrare il più alto tasso di conoscenza della Penisola (21%), superando Francia (18%), Regno Unito (16%), Usa (16%) e India (15%). “Un dato sicuramente positivo – ha dichiarato Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo di Enit – è quello del consolidamento della domanda da parte dei mercati maturi e dell’elevato potenziale di sviluppo che si sta esprimendo a livello di prospect. Nello stesso tempo stiamo assistendo a un’evoluzione strutturale dell’industria turistica e della modalità di fruizione del Paese Italia”. “Il profilo del Brand Italia – ha sottolineato Bastianelli – viene valorizzato grazie all’associazione a nuovi valori che si vogliono vivere soggiornando nel Bel Paese: il radicamento identitario, la forza inclusiva, il territorio, l’italian way of life, il food, la dimensione slow. Occorre dunque proseguire nella direzione di fare fronte ad una nuova tipologia di domanda, la differenziazione dell’offerta, e l’accelerazione della leva della commercializzazione. Solo così l’Italia può mantenere e accrescere il ruolo di main player a livello globale”. Il maggior flusso di visitatori si registra dall’Europa. L’11% del totale degli intervistati ha visitato l’Italia 3 volte o più, la percentuale sale al 26% tra i ceti elevati. Fatto 100, coloro che sono già stati in Italia, il 57% ha visitato il nostro paese negli ultimi 6 anni. All’interno dell’Europa, i maggiori arrivi si registrano dalla Germania (un terzo dei tedeschi è stato in Italia 3 o più volte). Nello stesso tempo la ricerca Ipsos prende in considerazione l’immagine dell’Italia all’estero. Sulla base del totale intervistati, il giudizio “molto positivo” sull’Italia si riscontra nel 29% del campione, un dato allineato a quello ottenuto da Germania, Gran Bretagna e Francia. L’apprezzamento per l’Italia sale al 42% tra i ceti elevati. Sommando il giudizio molto e abbastanza positivo l’Italia raggiunge l’84% e il 91% tra le fasce ad alto reddito (Germania 90% totale ,92% ceti elevati; Gran Bretagna 87%, 88%; Francia 87%, 88%).

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