Castaldo, l’eurogrillino a cui piace Assad e critica le sanzioni a Mosca

16 Nov 2017 17:07 - di Antonio Pannullo

Curioso tipo di grillino questo Fabio Massimo Castaldo, eletto ieri vicepresidente dell’Europarlamento a Strasburgo. Giovanissimo (è del 1985), due lauree, Castaldo è stato designato alle “europarlamentarie” dalla votazione online, risultando eletto nella pattuglia pentastellata. È stato un attivista della prima ora dei Cinque Stelle, prima come candidato alle regionali, poi come collaboratore della senatrice Paola Taverna. Ma qual è la sua peculiarità, che ne fa un grillino atipico e sulla quale insistono i giornali del pensiero omogeneo? Semplicemente quella relativa al fatto che Castaldo, esperto di politica estera del M5S, non solo abbia conosciuto il presidente siriano Bashar al Assad ma che addirittura abbia negato l’utilizzo delle armi chimiche da parte del legittimo governo siriano. La notizia non ci sconvolge, perché Castaldo ha evidentemente ragione, ci sorprende piuttosto che provenga dai Cinque Stelle. La nomina di ieri in un certo senso apre una nuova fase nei lavori dell’europarlamento, che fino a ieri aveva fatto una vera e propria conventio ad excludendum nei confronti di euroscettici, Le Pen e grillini, da parte dei socialisti e progressisti, dando prova della solita democrazia a senso unico. Se a tutto questo aggiungiamo che Castaldo si è dichiarato contrario alle ridicole sanzioni che l’Occidente ha voluto comminare alla Russia per una scelta di campo partigiana, vedremo che il personaggio è sui generis. Tra l’altro, le sanzioni imposte dalle Ue anche al nostro debole governo, hanno danneggiato esclusivamente i nostri esportatori di prodotti agricoli, mentre Mosca non se ne è neanche accorta. Insomma, nel panorama grillino, Fabio Massimo Castaldo è una persona che pensa con la sua testa e che non segue i diktat né del suo partito né di altri. Quello che ci interessa sapere è quanto durerà.

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