Bugie su Mafia capitale, Gasparri: «Per Zingaretti ora suona la campana»

4 Nov 2017 16:39 - di Federica Argento

La ruota gira e stavolta per Zingaretti nessun trattamento di favore. «Dopo aver beneficiato dell’inspiegabile riguardo mostrato nei suoi confronti dalla procura della Repubblica di Roma – che soltanto a indagine conclusa, per lui positivamente, fece sapere che il presidente della regione Lazio era tra i politici coinvolti in mafia capitale – ora Zingaretti rischia un processo per falsa testimonianza». Ad altri, come all’ex sindaco Gianni Alemanno la gogna mediatica non fu risparmiata, come ricordiamo. Lo sottolinea il senatore di Fi, Maurizio Gasparri. Accade che adesso che il processo si è concluso è lui che rischia di passare i guai per le cose dette, o per quelle non dette, nel corso dell’inchiesta, quando i giudici lo hanno chiamato a testimoniare. Zingaretti e altre 26 persone, tra le quali anche l’ex viceministro all’Interno Filippo Bubbico e la responsabile nazionale del Pd al Welfare Micaela Campana. Lo apprendiamo dal Fatto quotidiano online.

Zigaretti, si profila l’accusa di falsa testimonianza

Per tutti loro si profila l’accusa di falsa testimonianza. I giudici  hanno deciso di trasmettere i verbali alla Procura affinché verifichi se in udienza siano stati reticenti su alcune circostanze. Va giù duro Gasparri. «Del resto, non sembra possibile ipotizzare che taluni dell’opposizione potessero condizionare illecitamente concorsi ed appalti all’oscuro dei soggetti che, per il loro ruolo, ne governavano l’andamento. Sembrerebbe abbiano tentato di scaricare la colpa su qualche collaboratore di seconda fila, ma i processi non hanno indagato e verificato circa le possibili responsabilità della sinistra». È evidente che  – aggiunge Gasparri – lo show di mafia Capitale, in cui c’era corruzione ma non mafia, non doveva prevedere il Pd tra gli attori protagonisti. Eppure è un fatto notorio che Buzzi, nato e cresciuto nel sistema delle cooperative rosse, aveva un’interlocuzione costante e privilegiata con quell’area politica».

Gasparri: Il Pd coinvolto fino al collo

«Ora Zingaretti e molti esponenti della sinistra, dalla Campana ad altri, – afferma ancora Gasparri – rischiano di venire travolti dagli stessi settori della magistratura politicizzata che finora aveva salvaguardato gli esponenti del Pd. Ora ci sarà qualcuno, sempre a Roma, disposto a fare luce fino in fondo? Temiamo di no. Ma vorremmo si accertassero le inerzie, le omissioni, le complicità che in tutti gli ambiti hanno consentito a Buzzi e le Coop rosse di creare un sistema di potere che, sotto l’egida della sinistra, ha influenzato il governo della regione Lazio. Per Zingaretti ora suona la ‘campana”’, conclude Gasparri.

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