Berlusconi: «I grillini peggiori dei comunisti: odiano imprenditori e ceto medio»

25 Nov 2017 10:22 - di Augusta Cesari

«Sono un partito irresponsabile, fatto di gente impreparata»: Silvio Berlusconi è irremovibile da tempo nel suo giudizio sul M5S. Se gli italiani si affidassero a loro, sarebbe il baratro per il nostro Paese. Berlusconi ha parlato al Tg5. «Una parte rilevante di italiani prova disgusto e delusione verso questi politici e non pensa di andare a votare», ammette con i sondaggi alla mano che attestano il partito del non voto a quote troppo rilvanti per la salute della democrazia. «Io a loro dico che è necessario votare per il loro futuro e quello dei loro figli. Oggi il grande pericolo è il M5s, un pericolo peggiore di quello dei comunisti del 94. Sono un partito irresponsabile, fatto di gente impreparata. Guai ad affidare il Paese a chi propone un programma economico delirante fatto di tasse sulla casa e sulla successione, manderebbero in rovina il nostro Paese».

Berlusconi: “Il loro programma è delirante”

Non solo «pericolosi», avverte Berlusconi, i 5 Stelle, sono anche «profondamente invidiosi» verso il ceto medio e nutriti dall’«odio per gli imprenditori». il Cavaliere si esprimein questo modo diretto in un intervento telefonico alla Confederazione della piccola media impresa privata e poi in un’intervista al Tg5. Alla Confapi – apprendiamo dal resoconto del Giornale – “s’identifica con gli interlocutori («Io sono un imprenditore come voi. Noi crediamo nelle stesse cose»), come qualche giorno fa alla Federanziani, rivolgendosi ai suoi «coetanei» e archiviando il tabù dell’età.

“Imporrebbero tasse ancora più alte”

«L’Italia – dice il Cav- deve tornare a crescere almeno del 2% l’anno. Ci riusciremo con introduzione della flat tax, lasciando più risorse a famiglie e imprese, tagliando tutte le tasse per chi assumerà giovani sotto i 30 anni, per 3 anni e ancora 3». Il leader di FI incoraggia gli imprenditori riuniti per i 70 anni della Confapi: «Voi svolgete una funzione fondamentale nel nostro Paese, non solo dal punto di vista economico ma anche da quello sociale e civile. L’impresa è il motore dell’economia, alla quale non bisogna creare ostacoli. Ma oggi in Italia fare l’imprenditore è diventato molto difficile e addirittura rischioso. Per questo sono ancora in campo, per inserire nella cosa pubblica la vostra cultura del fare, il credo nei risultati concreti e nell’etica del lavoro». Ecco, esattamente il contrario di quello che intendono fare i 5 Stelle. E proprio ora che l’Ocse certifica come l’italia abbia il fisco più opprimente d’Europa, avverte che i grillini imporrebbero «tasse sulle case le più alte al mondo e un’imposta di successione al 45 per cento». Berlusconi vuole «evitare ad ogni costo che il Paese cada nelle loro mani»

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