Vergogna italiana: nonna Peppina, sfrattata, si arrende e lascia la casa

8 Ott 2017 17:53 - di Redazione

S’è arresa, dopo aver provato a resistere in tutti i modi. Giuseppina Fattori, classe 1922, nonna Peppina per amici e parenti, ha lasciato la sua casa di legno, costruita in provincia di Macerata, a San Martino di Fiastra, dalle figlie e dal genero per darle ospitalità dopo il terremoto che ha colpito la zona scorso anno, eseguendo un’ordine della Procura, che considera “abusivo” quel manufatto realizzato in emergenza. 

Peppina, la nonna perseguitata dallo Stato

 
Una storia incredibile che ha avuto oggi il suo epilogo, il più doloroso, con l’esecuzione dello sfratto e la decisione della signora di 95 anni di non resistere alla burocrazia ma di lasciare la casa. Non andrà, però, a stare con la figlia a Castelfidardo, ma ha deciso di stabilirsi nel vicino container, un termosifone elettrico a riscaldare l’ambiente. Sull’abitazione in legno, è stata appesa la targa: “La casetta di Peppina e Rino”, con riferimento  al marito scomparso 10 anni fa. I familiari denunciano la persecuzione e l’accanimento dello Stato contro una povera vecchina terremotata e gridano allo scandalo, alla “vergogna”.  Peppina voleva sotanto morire lì, a San Martino di Fiastra, accanto alla sua casa inagibile, dove ha vissuto per oltre 70 anni con il suo grande amore, Rino.

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