Vendola liquida il centrosinistra: “Renzi ha completato il programma di Berlusconi”

1 Ott 2017 14:17 - di Redazione

Nichi Vendola accantona il ruolo di mammo e in un’intervista a la Repubblica torna a parlare di politica. «Centrosinistra? Ma parliamo davvero di una stagione esaurita, visto che il centro-sinistra ha ridotto la sinistra ad un complemento d’arredo…. Renzi ha portato a compimento il programma di Berlusconi, le politiche di austerità hanno reso agonizzante il “socialismo europeo” e stanno mettendo in crisi la stessa idea di Europa. In questo contesto evocare l’Ulivo rimanda ad una seduta spiritica più che a un progetto politico». «Non saprei dire inoltre – l’ex governatore pugliese – da dove nasce la pregiudiziale di Pisapia contro Sinistra Italiana, non ho letto i libri dei “Marxisti per Tabacci”».

Vendola lamenta una deriva a destra

Secondo Vendola, «la parola centrosinistra non è una bestemmia, ma è una formula svuotata, un progetto disintegrato dalle scelte che il Pd è andato maturando negli anni del governo: dalla riforma autoritaria della Costituzione alla cancellazione dell’articolo 18, dalla pessima “buona scuola” allo sblocca cemento camuffato da “sblocca Italia”. Una deriva a destra che ha regalato al populismo e alla rassegnazione porzioni crescenti di elettorato». «Sulla leadership a sinistra, non si può partire dall’invenzione di un leader per poi trovare un programma e un popolo, si deve partire dal protagonismo di una comunità che reagisce alla paurosa regressione culturale che rimette in circolo i veleni del razzismo, del nazionalismo, del fascismo. Personalmente eviterei di tirare per la giacca Pietro Grasso, che a differenza di Pisapia non è mai stato eletto con Rifondazione comunista, mi sembra assai più chiaro e radicale dell’ex sindaco».

Vendola: “Ora una lista unitaria della sinistra”

«Serve a sinistra del Pd una lista unitaria perché impedire alla sinistra di ritrovare se stessa, la propria autonomia, il proprio coraggio intellettuale e politico, più che un errore sarebbe un delitto. Non mi sono mai piaciuti quelli che cantano ”Giovinezza, giovinezza”. Io penso che ci sia bisogno di tutti e che le liste di proscrizione siano un brutto segnale…».

“Il governo Gentiloni? Non vedo differenze con Renzi”

«Con il governo Gentiloni è cambiato molto nella forma, nulla nella sostanza. È lo stesso Gentiloni che rivendica la continuità col suo pirotecnico predecessore. Io farei mille alleanze col Pd che mette in agenda la restituzione di diritti e di potere al mondo del lavoro, che ripristina l’articolo 18 estendendolo a tutti i lavoratori, che guarda in faccia il disastro della scuola e dell’università, che sfida i populismi non rifugiandosi nel galateo di Palazzo ma offrendo prospettive di futuro alle giovani generazioni, che investe sulla cultura, sull’ambiente, sulla bellezza piuttosto che sulla ricerca del petrolio con le trivelle». «Ma questa è, appunto, fantapolitica. È fantapolitica un’alleanza con il Pd. Vedo infine – conclude Vendola – che anche Di Maio è diventato renziano con l’attacco ai sindacati. Una pecorella con Confindustria ma rumoroso con chi rappresenta il lavoro. Il suo è il ruggito del coniglio».

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